La Russia ha terminato le scorte
La situazione si è aggravata dopo che il 18 ottobre scorso sono scadute le restrizioni dell'Onu sull’importazione e l'espertazione di missili balistici e droni armati da parte dell’Iran. Dal quel giorno, per qual che valevano in concreto quelle restrizioni che si teme spesso aggirate, la Russia ha detto di non sentirsi più obbligata a limitazioni. Tradotto: Mosca può farsi rifornire di missili balistici iraniani dato che le scorte sono state tutte impiegate per colpire l'Ucraina.
Si tratta di missili determinanti in un conflitto "a corto raggio" come quello in corso in Ucraina: gli SRBM possono trasportare testate tradizionali e anche NBC, nucleari, batteriologiche o chimiche, e ogni tanto qualche generale russo, irritato per la resistenza delle truppe di Kiev, ha anche minacciato l'uso di queste testate non convenzionali, minaccia tuttavia ritenuta improbabile intanto perché si combatte appunto in panorami ristretti, e poi testate non convenzionali, in particolare quelle atomiche, sono affidate preferibilmente ai missili lanciati da aerei.