Treviso. Proiettile sul tavolo della psicologa e su un biglietto la minaccia: «Io so dove abiti»

Martedì 28 Novembre 2023, 03:05 - Ultimo aggiornamento: 07:28


Il pool legale

La stessa Usl, inoltre, ha istituito un pool legale specifico, ad oggi formato da due avvocati, per garantire l’assistenza ai dipendenti in tribunale. Il caso della minaccia con la pallottola è stato denunciato pubblicamente dalla Cgil di Treviso nel corso dell’incontro “Contro tutte le violenze” organizzato ieri dai sindacati nella sala convegni del Ca’ Foncello. E non rappresenta l’unico caso di minaccia e violenza nei confronti del personale del mondo della sanità. «Purtroppo le aggressioni e le minacce verso il personale sanitario sono tante e sempre più frequenti. Il numero è spesso sottostimato – chiarisce Sara Tommasin della segreteria della Fp Cgil di Treviso – siamo venuti a conoscenza della minaccia con la pallottola nel corso delle assemblee con i lavoratori». «È necessario lavorare - sottolinea Mauro Visentin, segretario della Cgil di Treviso - per scongiurare il rischio della giustizia fai-da-te e per recuperare valori di solidarietà, inclusione e accoglienza». Sulla stessa linea la Cisl di Treviso e Belluno. «Deve esserci una formazione aggiuntiva e devono aumentare presidi e controlli a tutela delle persone in tutti i luoghi di lavoro – avverte il segretario Massimiliano Paglini – nessun settore è immune da violenze e molestie nell’ambito del rapporto di lavoro, così come ci sono settori che hanno più contatti con il pubblico che stanno vedendo crescere aggressioni e violenze verso lavoratori inermi, intenti solo a svolgere le proprie mansioni con responsabilità e dedizione». «Gli ospedali oggi sono tra gli ambienti di lavoro più interessati dal fenomeno della violenza – aggiunge Gianluca Fraioli, referente di Uil Treviso – a livello generale il nostro sportello mobbing e stalking ha raccolto solo 7 chiamate nel giro di un anno».

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