Ilaria Salis, domiciliari negati: catene e manette in aula, la rabbia del padre: «Mi rivolgerò al Quirinale»

Giovedì 28 Marzo 2024, 18:03 - Ultimo aggiornamento: 29 Marzo, 09:30

Ilaria Salis, niente domiciliari

Troppo pesanti le imputazioni per concederle i domiciliari anche con il braccialetto elettronico e per cambiare il suo status di detenuta pericolosa che viene quindi trasferita con manette e catene alle caviglie, oltre a essere tenuta da un'agente con un'altra catena come un guinzaglio. Così è arrivata in aula anche oggi, e quindi a nulla sono serviti il clamore mediatico, le reazioni internazionali e gli appelli del governo italiano. «È stata trattata ancora come un cane», lo sfogo di suo padre Roberto, dopo poco più di tre ore di un'udienza iniziata con un pericoloso incrocio tra il gruppo degli amici di Ilaria Salis, compreso Zerocalcare, e il gruppo di Zoltán Tóth, militante di estrema destra vittima dell'aggressione subita il 10 febbraio che doveva essere sentito oggi prima che vari problemi tecnici facessero saltare tutte le testimonianze. «Ci parlavano in ungherese in tono minaccioso - ha detto l'avvocato Eugenio Losco, legale italiano della Salis - c'era vicino l'interprete e ci ha detto che ci stavano minacciando con frasi tipo "vi spacchiamo la faccia"».

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