Giuliana De Sio: «A 13 anni tentai il suicidio. La mia carriera al cinema è finita per colpa di una calunnia terribile»

L'attrice si racconta: "Mia madre era alcolista e c’erano davvero pochi orari in cui era accessibile. Diventava aggressiva, chiusa, malinconica"

Sabato 2 Settembre 2023
Giuliana De Sio: «A 13 anni tentai il suicidio. La mia carriera al cinema è finita per colpa di una calunnia terribile»

Giuliana De Sio, 67 anni, attrice di teatro e cinema, ha vinto due David di Donatello. Nata a Cava de' Tirreni ha vissuto un'infanzia difficile: «I miei genitori si sono separati quasi subito. Mio padre c’è stato più o meno fino ai 12 anni ma era come se non ci fosse. Mia madre era alcolista e c’erano davvero pochi orari in cui era accessibile. Diventava aggressiva, chiusa, malinconica», racconta a Repubblica.

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Il tentato suicidio

Durante la sua adolescenza ha anche tentato il suicidio. «A 13 anni ho preso delle pillole e mi hanno salvato per il rotto della cuffia.

Non so perché l’ho fatto, probabilmente cercavo attenzione rischiando di morire». A 18 anni scappa a Roma.

 

Gli esordi

Poi l'incontro con Alessandro Haber. «Lui mi ha preso per i capelli e mi ha portato dal suo agente che non mi voleva perché avevo 18 anni e mezzo e secondo lui ero troppo giovane, dimostravo 14 anni. Alessandro però mi aveva fatto delle foto sul balcone di casa che aveva lasciato sul tavolo di questo agente. Morale della favola: dopo aver visto quegli scatti alcuni produttori mi hanno offerto tre provini che ho superato»

Le calunnie

Dopo tanti film e riconoscimenti importanti, oggi Giuliana dice che «il cinema è stata la mia grande delusione. Ero convinta che certi miei film, per cui ero stata anche premiata, fossero un trampolino per fare del cinema più importante che poi non ho fatto. Di solito si spicca il volo, invece hanno iniziato a dirmi quella cosa insopportabile che dicono alle donne. Che sono difficile da collocare in qualche ruolo importante cinematografico o televisivo perché non dimostro l’età che ho. E poi questa diceria che sono una persona impossibile è una calunnia. Una calunnia non meno grave di quella che ha subito Mia Martini sul fatto che portava sfortuna. Ed è una cosa che mi ha fatto molto male. Davvero molto male».

Le botte con il regista Gianni Amelio

Però di episodi ce ne sono stati. Come quando si picchiò con il regista Gianni Amelio. «Stavamo girando un film per la tv e mentre eravamo in sala prove lui deve aver pensato che lo stessi guardando male e mi ha detto due tre cose davvero stupide. In pochi secondi siamo venuti alle mani con ceffoni e calci con tutti gli ingombri del set che cadevano. Sono passati 40 anni ma purtroppo questo episodio mi ha segnata. Da quel momento è partita la voce del mio carattere impossibile».

I figli mancati

«Purtroppo ho perso tre figli e li avrei tanto desiderati. Sicuramente morire senza avere fatto l’esperienza della maternità è morire senza un’esperienza. Ho fatto tanti viaggi ma quel viaggio lì non l’ho fatto. E sicuramente quello è uno dei viaggi più importanti che possa fare un essere umano».

Ultimo aggiornamento: 11:42 © RIPRODUZIONE RISERVATA