Doppia espulsione per Da Re, Matteo Salvini lo fa cacciare anche dalla Lega Nord

Domenica 10 Marzo 2024 di Paolo Calia
Toni Da Re e Matteo Salvini

TREVISO - Altro che rilancio: Gianantonio Da Re verrà espulso pure dalla Lega Nord, il partito diventato una scatola vuota dopo aver partorito la nuova “Lega per Salvini Premier” ma mantenendo al suo interno il maxi debito da 49 milioni di euro da restituire, a rate, al fisco.

Però, anche se vuota, la Lega Nord esiste. I militanti, soprattutto i più anziani, pure dopo il varo della nuova Lega continuano ogni anno a ricevere la tessera col vecchio simbolo oltre a quella del partito col nome del segretario. Sono, insomma, ancora tutti formalmente iscritti. E Da Re ha detto chiaramente che da qui vuole ripartire: «Esco dalla Lega Salvini premier - ha precisato - ma resto nella Lega Nord». E non solo vuole rimanerci, ma anche prenderne possesso e schierarla, almeno nel trevigiano, contro il Carroccio salviniano. Ma a stroncare i sogni di gloria ci sta pensando chi oggi governa i simboli. 

Il terremoto nella Lega di Matteo Salvini


La Lega Nord è guidata da un commissario, il deputato leghista della Lombardia Igor Iezzo, scelto da Salvini in persona. Non è un partito a disposizione di tutti. Il commissario decide ogni cosa, non ha bisogno di riunire direttivi, convocare congressi o consultare probi viri. «Gli basta scrivere un documento di una riga ed espellere Da Re. Non serve altro», sottolineano dai vertici della Lega salviniana. E così avverrà, dal Veneto la segnalazione di qualche militante di peso è già partita. E con sempre la stessa motivazione: l’eurodeputato pagherà, per la seconda volta, l’aver offeso pubblicamente un altro militante, che ovviamente è sempre Matteo Salvini. E non solo: a pesare sarà anche l’annuncio di voler utilizzare arbitrariamente il simbolo Lega Nord per andare contro la stessa Lega. «L’uso del simbolo deve essere autorizzato con un atto notarile - spiegano dai vertici del Carroccio - farlo abusivamente è un reato penale». Ma non si arriverà a tanto. L’espulsione anche dalla “scatola vuota” giungerà molto prima.

Simboli spariti dai social


Da Re, comunque, non molla la presa. Ieri si è preso un giorno di pausa ma dal suo profilo Facebook (da dove sono spariti tutti i simboli della Lega Salvini Premier sostituiti dalla bandiera della Liga) ha voluto lanciare un messaggio chiaro: «Cari amici, mi state scrivendo e telefonando in tantissimi e vi ringrazio di cuore! Risponderó a tutti voi nei prossimi giorni, grazie ancora!». Che può essere interpretato sia come un semplice ringraziamento per il sostegno, sia come un messaggio per sottolineare l’ampio consenso di cui gode. Nel trevigiano c’è già chi esce allo scoperto dando pieno appoggio al “baffo”. E lo fa anche chi con lui è entrato in contrasto. Per esempio: Franco Del Vecchio, un passato come consigliere e assessore provinciale oltre che segretario di circoscrizione della Lega, otto anni fa venne espulso da Da Re per aver votato contro la linea del partito. Ma oggi lo appoggia: «Mi ha espulso, è vero - dice - ma poi ci siamo chiariti E se riparte dalla Lega Nord sono pronto a seguirlo». E altri faranno lo stesso. A Vittorio Veneto inoltre, comune di cui Da Re è stato sindaco e che a giugno tornerà al voto, Forza Italia dice che non è possibile pensare a una corsa elettorale senza di lui. Tosi lo ha pure invitato a passare tra le sue fila. Da Re però vuole solo la Lega Nord anche se è tutto da capire come farà a tenersela. Intanto a Bruxelles dovrà lasciare il gruppo della Lega per passare, probabilmente, al gruppo misto. E oggi a Valdobbiadene Da Re dovrebbe tornare in pubblico per l’inaugurazione della sagra di San Gregorio alla presenza del governatore Luca Zaia.

Ultimo aggiornamento: 17:15 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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