Continuano a far discutere le elezioni in Russia. Secondo il giornale indipendente "Novaya Gazeta Europe", sarebbero 22 milioni i voti falsi espressi per il presidente Vladimir Putin, in quella che è a tutti gli effetti una frode di dimensioni record nella storia delle consultazioni presidenziali in Russia.
Le stime
Utilizzando un metodo elaborato dal matematico Sergei Shpilkin, il giornale indipendente "Novaya Gazeta Europe" avrebbe analizzato i dati provenienti dalle ultime elezioni presidenziali in Russia, individuando circa 22 milioni di voti falsi espressi a favore del presidente Putin.
Il metodo Shpilkin
Partendo da questi dati, il metodo Shpilkin rivela quanti voti sarebbero stati aggiunti al totale del vincitore riempiendo le urne o riscrivendo il conteggio finale, confrontando la distribuzione dei voti per i diversi candidati con l'affluenza alle urne di ogni seggio elettorale. Secondo "Novaya Gazeta", se le elezioni fossero state corrette, la distribuzione dei voti per i candidati sarebbe dovuta essere identica, differendo solo in valore assoluto a causa del diverso numero di voti. Tuttavia, confrontando l'affluenza nei singoli seggi con i rispettivi risultati, risulta che abbiano votato più persone, e il maggior numero di suffraggi non si distribuisce in modo proporzionale tra i candidati, ma schizza a vantaggio di Putin. Consensi gonfiati quindi - secondo le stime del giornale indipendente - tramite la falsificazione di verbali elettorali e l'aggiunta di schede bianche riempite. Anche se il numero potrebbe essere ancora più alto: «Ci sono state così tante falsificazioni che è quasi impossibile individuare con metodi statistici l’area dei voti reali», scrive il giornale.