Variante Eris, ecco perché ora è più «resistente. Mascherine, tamponi, vaccini e antivirali: come affrontarla. La nuova circolare del ministero

Domenica 10 Settembre 2023, 14:46 - Ultimo aggiornamento: 18:40

Eris più resistente

I risultati spiegano anche perché questa variante sta diventando dominante (in Italia è presente in almeno il 40% dei sequenziamenti) e fanno affievolire le speranze che le nuove varianti (compresa la stessa Eris) possano diventare col tempo meno diffusive. Si è dimostrato infatti che una mutazione l'ha resa più resistente agli attacchi del sistema immunitario. Pesa anche, secondo le analisi, l'abbassamento della guardia nei confronti del virus. Lo studio dell'Università dell'Insubria ha valutato l'effetto di una particolare mutazione (F456L) avvenuta a livello della proteina Spike del virus, che conferirebbe a questa variante una maggiore capacità di sfuggire alle difese anticorpali (generate sia da precedenti infezioni che dai vaccini). In particolare, gli autori dello studio hanno dimostrato che questa nuova mutazione fa mantenere ad EG.5 le stesse capacità funzionali e trasmissive delle precedenti varianti Omicron che hanno dominato lo scenario pandemico degli ultimi mesi. «Ora più che mai - spiega Angeli - è importante continuare a studiare e monitorare la diffusione delle varianti del virus, anche per indirizzare le future strategie preventive».

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