Rapina a mano armata al Belmarket di Refrontolo: 14 anni di carcere alla banda della Punto bianca, terrore di tre province

Le pene inflitte a Ivano Pin, Gary Peruzzetto e la compagna Elisa Zanin per il colpo al supermercato trevigiano e a una tabaccheria di Massanzago. Erano già stati condannati per un episodio analogo ai danni di un tabaccaio di Sant Maria di Sala

Giovedì 28 Marzo 2024 di Giuliano Pavan
La Punto bianca usata dai rapinatori

REFRONTOLO (TREVISO) - Condannati gli autori della rapina ai danni di Edda D’oro, l’81enne titolare del Belmarket di Refrontolo. Il gup Piera De Stefani ha inflitto a Gary Peruzzetto, 46enne di Conegliano, 4 anni, 5 mesi e 10 giorni di reclusione, a Ivano Pin, 56enne di Vittorio Veneto, 5 anni e 6 mesi, e a Elisa Zanin, 39enne di Conegliano, compagna di Peruzzetto, 4 anni e 10 mesi. Era il 2 marzo dello scorso anno quando Edda Doro si vide puntare contro una pistola da due banditi travisati. L’anziana aveva consegnato tutto l’incasso e dopo il colpo-lampo, i due si erano allontananti su una Punto bianca a cui applicavano targhe rubate.

Gli altri colpi

Il 14 marzo il terzetto era tornato in azione. Questa volta a essere presa di mira era una tabaccheria di Zeminiana di Massanzago (Padova). Stessa tipologia: Punto bianca all’esterno che aspetta col motore acceso e la donna al volante.

I due che entrano con la pistola - che si rivelerà essere giocattolo - e il coltello. Travisati e decisi, si fanno dare l’incasso, che ammonta a circa 1.100 euro. E scappano.

La sera del 21 marzo il colpo fatale: alle 19 entrano nella tabaccheria in via Noalese, a Santa Maria di Sala. La rapina, sempre con pistola e coltello, frutta 1.800 euro. Questa volta i due, travisati, immobilizzano con fascette di plastica il titolare dell’esercizio, 47 anni e lo spingono in ripostiglio, prendendo tutto quello che c’era nel registratore di cassa.

Un salto di qualità che fa pensare ad una modifica, in peggio, del modus operandi della banda. I tre scappano a bordo della solita Fiat Punto. Imboccano il Passante di Mestre, poi l’A27 e quindi l’A28. All’uscita del casello di Cordignano, ad attenderli ci sono i carabinieri della compagnia di Vittorio Veneto e i militari della compagnia di Venezia che hanno collaborato all’indagine. Per questo colpo Peruzzetto e Pin sono già stati condannati in primo grado a 4 anni di reclusione ciascuno.

Ultimo aggiornamento: 16:25 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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