Benazzi: «Vaccini pronti per oltre 30mila bambini»

Lunedì 13 Dicembre 2021 di Paolo Calia
Postazioni per la vaccinazioni allestiti all'ex Maber di Villorba

Sono circa 32mila i bambini trevigiani di età compresa tra i 5 e gli 11 anni che possono essere vaccinati. «Il 15 dicembre (mercoledì ndr) arrivano le dosi, dal 16 possiamo già essere operativi. Aspettiamo solo il via dalla Regione. Il nostro obiettivo è di utilizzare le tre settimane di vacanze natalizie per vaccinare più bambini possibile. Se poi il Ministero volesse allungarle a quattro settimane, sarebbe ancora meglio». Francesco Benazzi, direttore generale dell’Usl 2, sulla questione ha le idee chiarissime: «Quello dei più piccoli è il nuovo fronte su cui operare per contrastare il Covid.

Nella Marca, nella fascia d’età 5-11 anni, ci sono 40mila bambini. Circa ottomila sono già risultati positivi e quindi potranno vaccinarsi solo tra sei mesi. Il resto lo possiamo fare subito». E ai genitori che hanno dubbi e timori assicura: «Non bisogna avere paura, ci sono studi accreditati e internazionali sull’efficacia e sulla sicurezza della terapia. Vaccinarsi è l’unico modo a disposizione dei bambini per difendere loro stessi e le persone con cui vengono a contatto».


LE MODALITÀ
Domani il direttore incontrerà anche i pediatri trevigiani per predisporre un piano operativo: «Chiederemo ai pediatri se vogliono somministrare il vaccino direttamente nei loro ambulatori. Poi noi sarebbe un grande aiuto perché ci consentirebbe di andare molto più veloci. Le dosi possono restare dieci giorni conservate in frigo, quindi avrebbero la possibilità di organizzarsi chiamando direttamente i loro pazienti. Ma vedremo cosa ci diranno. Per quanto ci riguarda stiamo predisponendo degli slot su misura. L’idea di base è quella di riservare, nelle nostre strutture, delle fasce orarie dedicate solo ai bambini. Per un adulto servono 2-3 minuti per l’iniezione, per i più piccoli bisognerà avere più tempo per rispondere a tutte le domande dei genitori e per mettere a proprio agio il piccolo che potrebbe, giustamente, essere spaventato». 


I NUMERI
Intanto il contagio non si arresta, la quarta ondata di Covid entra nel vivo. Ieri ci sono stati 712 nuovi positivi e i ricoverati, tra Treviso, Montebelluna, Vittorio Veneto e ospedali di comunità sono saliti a 260, di cui 21 in terapia intensiva: «Non siamo ancora in fase critica - osserva Benazzi - ma abbiamo raggiunto il livello F3 (nella scala di allerta il minimo è F1 e il massimo è F5 ndr), come a Padova». Continuano a preoccupare i tassi di contagio nell’asolano: «In provincia il dato complessivo è 469 positivi ogni 100mila residenti, nell’asolano è invece di 604 ogni 100mila. Se avessimo la stessa media, la nostra situazione sarebbe nettamente migliore. Adesso è inutile parlare di chiusura delle scuole in quella zona, ormai mancano pochi giorni alle vacanze di Natale. Speriamo invece che il periodo di chiusura per le feste, unito alle ordinanze dei sindaci per obbligare l’uso della mascherina anche all’aperto, aiuti a far diminuire i contagi». Ma le scene viste ieri a Conegliano, con decine di persone senza mascherina assembrate attorno alle bancarelle natalizie, non fanno bene sperare. Il sindaco Fabio Chies, di fronte alla richiesta di firmare un’ordinanza per l’obbligo delle protezioni all’aperto, si dice pronto a farlo anche subito ma chiede all’Anci regionale di diramare direttive chiare e uguali per tutti i comuni.


LE MISURE
Intanto l’Usl si attrezza per fronteggiare e il virus e limitarne le fiammate: «Entro una decina di giorni apriremo un nuovo centro vaccinale a San Vendemiano - assicura Benazzi - abbiamo trovato la sede adatta all’interno di un ex supermercato che ci consentirà di fare 1500 vaccini al giorno. Sul fronte dei tamponi invece apriremo un centro a Casier per allentare la pressione sull’ex Dogana di Treviso e andremo a prolungare fino alle 17 l’orario di apertura per quello di Oderzo, in modo da evitare che la gente si riversi sulla Zoppas Arena di Conegliano. Infine: faremo le vaccinazioni ininterrottamente, ogni giorno. I nostri operatori si riposeranno solo a Natale e il primo dell’Anno».

Ultimo aggiornamento: 16:51 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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