​Il Covid rialza la testa: nessun allarme, ma tornano le mascherine in ospedali e Rsa e le vaccinazioni

Non ci sono allarmi, ma crescono i casi in regione, le strutture sanitarie si blindano

Lunedì 25 Settembre 2023 di Loris Del Frate
Il Covid rialza la testa: nessun allarme, ma tornano le mascherine in ospedali e Rsa

Sono tornate. Già, perchè l’aumento dei casi di Covid in regione ha indotto sia i responsabili dei presidi ospedalieri, sia quelli della Rsa che delle case di riposo a girare nuovamente con le mascherine.

Un ritorno al passato che vale sia il personale interno delle strutture che in teoria lo hanno sempre fatto, sia pazienti, ospiti e visitatori che da tempo si erano già dimenticati delle protezioni oltre che del virus.


LA SITUAZIONE
Deve essere ben chiara una cosa: non c’è alcun allarme. I ricoveri a causa del Covid hanno numeri quasi irrisori, quelli di pazienti multiproblematici con il Covid sono in aumento ma comunque senza alcuna esagerazione e non risultano, allo stato, persone infettate che abbiamo avuto bisogno di essere accolte in terapia intensiva. In nessuna delle strutture ospedaliere della regione. Detto questo che senza dubbio è decisamente rassicurante, c’è da fare, però un altro passo che si sta verificando settimana dopo settimana. In pratica i casi di Covid sono in aumento in tutto il territorio della regione. Senza contare che ci sono diverse persone che pur avendo i classici sintomi del virus, non si fanno il tampone per la verifica non essendoci più alcun obbligo di restare in isolamento. 


LA MASCHERINA 
La mascherina è tornata ad essere obbligatoria in tutti i pronto soccorso e i dipartimenti di emergenza degli ospedali regionali. Di più. È necessario anche dichiarare all’ingresso se si hanno sintomi simili a quelli causati dal virus. In caso di ricovero dal pronto soccorso viene fatto un tampone di controllo prima di accedere al reparto. Medici e infermieri usano le mascherine, mentre i pazienti che arrivano dall’esterno negli ambulatori specialistici non hanno l’obbligo di indossarla neppure nei luoghi comuni. In ogni caso lo stesso personale sanitario invita a metterla e se la persona non ce l’ha viene fornita direttamente dall’ospedale. Ovviamente se in reparto ci sono casi conclamati o se il paziente esterno ha sintomi, la mascherina diventa obbligatoria.
La protezione è praticamente d’obbligo in tutte le case di riposo dove sono stati riscontrati considerevoli aumenti di casi di Covid tanto che - come detto - utilizzando i regolamenti interni tutte le strutture chiedono di indossare la mascherina ai parenti degli e a tutti gli operatori. Stesso discorso nelle Rsa e c’è subito da dire che praticamente in tutte le farmacie della regione gli operatori dietro in bancone hanno indossato nuovamente la mascherina.


I NUMERI
Dal sito di Gimbe, associazione che abbiamo imparato a conoscere in passato e che utilizza i dati dell’Istituto superiore di sanità, il Friuli Venezia Giulia è la quinta regione con l’incremento più alto di casi nelle ultime due settimane. Ebbene, se prima c’è la Calabria, poi Veneto, Lombardia e Sardegna, in Fvg il dato è di 95 contagiati su 100 mila abitanti. La provincia più colpita è quella di Udine con 61 casi, seguono Trieste e Pordenone con 49 e infine Gorizia con 31.
Nessun allarme per i ricoveri, in tutta la regione sono meno di sessanta e gran parte di questi correlati ad altre patologie. In quasi tutti gli ospedali non sono stati riformati reparti appositi per i malati di Covid, ma gli infetti vengono isolati in apposite stanze all’interno del reparto in cui sono stati smistati. 


LE VACCINAZIONI
Non è da escludere che già da questa settimana possa arrivare sul territorio il nuovo vaccino. Verrà consegnato direttamente alle Aziende sanitarie che poi decideranno in autonomia come organizzarsi per la somministrazione. Il vaccino sarà sono ed esclusivamente somministrato su base volontaria, anche se non è stata ancora indicata nel dettaglio la situazione degli operatori sanitari, medici, infermieri, Oss e tecnici. Da capire, anche, se saranno riorganizzati i centri (in modo da lanciare anche l’anti- influenzale in scala più vasta) o se le Aziende sceglieranno altre strade. In regione, infine, l’82 per cento dei residenti risulta vaccinato con l’intero ciclo contro il Covid (quattro punture), l’1.9 per cento con una sola e il 15. 8 per cento non ne ha fatta neppure una.

Ultimo aggiornamento: 09:50 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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