Covid, emergenza finita ma ancora 39 ricoveri. Scatta la doppia campagna vaccinale

Sabato 14 Ottobre 2023 di Madeleine Palpella
Covid, emergenza finita ma ancora 39 ricoveri. Scatta la doppia campagna vaccinale

PADOVA - L’emergenza sanitaria da Covid-19 sulla carta è finita, ma continuano i contagi che sono in aumento dall’inizio dell’estate. Nel giorno della presentazione della campagna vaccinale contro l’influenza stagionale e il richiamo per quello anti-Covid, l’Ulss 6 ha fatto il bilancio dei contagi: attualmente i positivi sono 114, di questi i ricoverati sono 39 e due sono in terapia intensiva. 
«Il virus è presente e bisogna vaccinarsi - spiega Aldo Mariotto, direttore sanitario Ulss 6 -. I casi a inizio estate erano molto bassi, ora stanno lievemente crescendo. Ad oggi non possiamo prevedere la piega che prenderà l’andamento, ma possiamo consigliare il richiamo del vaccino per tenere i numeri sotto controllo». Attualmente i vaccini anti-Covid, distribuiti dal Ministero della Salute, saranno dilazionati in lotti e per il momento sono disponibili 8mila dosi. Per la prossima settimana è prevista la distribuzione di altre fiale per immunizzare le persone più a rischio come i malati cronici e gli ultra 80enni. L’obiettivo principale è quello di vaccinare i luoghi di comunità, che possono generare focolai come gli ospiti delle case di riposo (dove è già iniziata la vaccinazione), i sanitari, la popolazione carceraria, le strutture e i servizi per disabili e le comunità psichiatriche e per le dipendenze. 
 

I PUNTI
Per quanto riguarda la campagna di vaccinazione contro l’influenza stagionale partirà ufficialmente lunedì. Nella mattinata di ieri, l’Ulss ha aperto il portale per le prenotazioni disponibili fino a dicembre. In tutta la provincia ci sono 800 punti erogativi dove è possibile fare il vaccino come: negli ambulatori dei medici di medicina di generale, i pediatri e le farmacie. Le dosi per l’Ulss 6 sono quasi 200mila. 
«Ovviamente sono previste ulteriori dosi in base alle richieste - spiega Lorena Gottardello, del Dipartimento di prevenzione -. Ci sono diversi tipologie di vaccino, differenziate a seconda dell’età. I medici di medicina generale e pediatri hanno già prenotato 154mila dosi». 
 

I PRECEDENTI
L’anno scorso i primi casi influenzali si sono verificati a metà novembre, con il picco dopo due settimane, in largo anticipo rispetto agli scorsi anni dove invece il periodo di inizio influenza era dicembre con il picco a gennaio. Le categorie a rischio per il quale il vaccino è gratuito sono: persone ad alto rischio di complicanze o ricoveri correlati all’influenza, soggetti di età pari o superiore a 60 anni, operatori sanitari, lavoratori in servizi pubblici di primario interesse collettivo, bambini e donne in gravidanza. 
«L’influenza stagionale in Italia fa mediamente dai 6 ai 8mila morti all’anno - sottolinea Domenico Crisarà, presidente dell’Ordine dei medici -. L’ andamento climatico ha portato con sé un’anticipazione dell’influenza di un mese, segnato anche dall’indebolimento del sistema immunitario causato dall’utilizzo delle mascherine. Immunizzarsi è importante e possono essere fatti entrambi i vaccini in contemporanea, quello anti-Covid è un richiamo e questo è bene ricordarlo, i numeri dei soggetti positivi che abbiamo sono largamente sotto stimati». 
Per i più piccoli sono a disposizione 10mila dosi pediatriche, di queste 6.600 dosi di spray nasale. Per i bambini sotto i nove anni che fanno il vaccino contro l’influenza, per la prima volta ci sono 2 dosi. «È importante vaccinare i bambini perché sono una categoria molto a contatto con altri bambini nei nidi e con le persone anziane come i nonni - spiega Barbara Andreola, pediatra di Carmignano di Brenta -. La vaccinazione dei piccoli serve sia per diminuire l’incidenza sia per evitare le complicanze come quella polmonare e muscolare. Inoltre, i bambini sono un serbatoio che tengono il virus per molto tempo».
 

© RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci