La Rai cancella monologo Scurati sul 25 aprile, opposizioni insorgono

Sabato 20 Aprile 2024
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Lo scrittore: "Lo spettro del fascismo infesta nostra democrazia"

Roma, 20 apr. (askanews) - Scoppia la polemica sul "caso Scurati", ovvero sul monologo che lo scrittore avrebbe dovuto leggere sulla ricorrenza del 25 aprile nel corso del programma 'Che sarà' su Raitre.

Intervento invece cancellato: la Rai si appoggia a presunte questioni "di natura economica e contrattuale", mentre in molti gridano alla censura.

Per prima Serena Bortone, conduttrice del programma che ha sollevato il caso su Facebook dicendosi "sgomenta" e affermando di non aver ottenuto spiegazioni plausibili.

E via via le opposizioni, la Cgil e l'Anpi protestano e la presidente della commissione di Vigilanza Rai Barbara Floridia, che chiede all'azienda di chiarire "tutti gli aspetti di questa vicenda per sgomberare il campo da qualunque sospetto di intento censorio".

L'autore del best seller "M Il figlio del secolo", il romanzo su Benito Mussolini, vincitore del Premio Strega 2019, aveva scritto un testo - ora ampiamente riportato sui giornali e anche sui social come sulla pagina del senatore Patuanelli - in cui afferma fra l'altro "Il gruppo dirigente post-fascista, vinte le elezioni nell'ottobre del 2022, aveva davanti a sé due strade: ripudiare il suo passato neo-fascista o cercare di riscrivere la storia. Ha indubbiamente imboccato la seconda via". Secondo Scurati "finché quella parola - antifascismo - non sarà pronunciata da chi ci governa, lo spettro del fascismo continuerà a infestare la casa della democrazia italiana".

Protesta il PD: "A 5 giorni dalla festa della Liberazione è una decisione che non possiamo accettare". Secco il leader di Azione Carlo Calenda "Questa roba accade in Russia. Cara Giorgia Meloni, la Rai non è tua. La paghiamo, purtroppo, tutti. Datti una regolata".

Il sindaco di Bergamo Giorgio Gori invita tutti i sindaci a leggere il testo di Scurati in pubblico il 25 aprile.

Per la Rai invece non c'è "nessuna censura. Non bisogna confondere aspetti editoriali con quelli di natura economica e contrattuale, a causa di cifre più elevate di quelle previste e altri aspetti promozionali da chiarire connessi al rapporto tra lo scrittore e altri editori concorrenti."

Ultimo aggiornamento: 21 Aprile, 08:35 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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