Michelangelo, apre la stanza segreta: nascosta sotto una botola per anni, qui si nascose durante le persecuzioni di Papa Clemente VII

Martedì 31 Ottobre 2023, 10:15 - Ultimo aggiornamento: 17:44

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Cosa si vede? La vertigine è immediata al cospetto di schizzi di figura intera, concepiti quasi tutti di formato monumentale a riempire le pareti, tracciati da segni che attestano una grande chiarezza progettuale. Accanto a studi, variamente accurati o sommari, dove spiccano dettagli anatomici, profili di volti, silhouette di pose inconsuete. Sono di mano di Michelangelo? «Non in tutti i disegni è avvertibile la stessa sostenuta tensione qualitativa della grafica di Michelangelo - riflette Francesca de Luca, curatrice del Museo delle Cappelle Medicee - Secondo la ricostruzione di Paolo dal Poggetto, l'allora direttore delle Cappelle, scopritore di questa stanza nel 1975, qui Michelangelo si sarebbe potuto esercitare nel 1530 durante la sua latitanza per salvarsi dall’ira di papa Clemente VII Medici dovuta alla sua attività di responsabile delle fortificazioni presso il governo repubblicano, che aveva espulso la famiglia nel 1527. Tuttavia questo luogo permette ai visitatori di oggi l'esperienza unica di poter entrare in contatto diretto non solo con il processo creativo del maestro, ma anche con la percezione della formazione del suo mito di divino artista, preso a modello dai colleghi contemporanei e dai giovani iscritti all’Accademia delle arti del Disegno, di cui Michelangelo fu nominato "Padre e Maestro", che nel 1563 stabilì la sua sede in Sagrestia».

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