Marghera. Panificio chiuso per rumori molesti, la titolare in lacrime: «Non riapro più. Tutti i dipendenti sono andati via, getto la spugna»

Martedì 9 Aprile 2024, 00:30 - Ultimo aggiornamento: 13 Aprile, 11:39

LAVORI COSTOSI

Le proteste dei vicini erano iniziate nel 2005. All’epoca Rossella decise di spostare il laboratorio nel lato nord della bottega proprio per non disturbare i condomini. Per anni non ci sarebbero stati problemi, fino al 2021 quando è “riscoppiato” il caso. Alcuni inquilini degli appartamenti circostanti si sono lamentati per i rumori. «A quel punto - continua Rossella - abbiamo rifatto i lavori. Abbiamo insonorizzato il soffitto abbassandolo di 80 centimetri e introducendo delle lastre apposite, sotto il pavimento abbiamo installato una guaina antivibrazione, comprato due impastatrici di ultima generazione e tolto una ventola rumorosa. Il tutto per oltre 33 mila euro. La ditta a cui ci siamo affidati ci aveva assicurato che avremmo superato i controlli e invece la doccia fredda, per qualche decibel siamo ancora in difetto. Ma se ci avessero avvisato e ci avessero indicato da dove proveniva il rumore, avrei fatto altri lavori. Invece venerdì 8 marzo la polizia locale ha suonato al campanello dicendomi che avrebbero chiuso tutto, io ho chiesto di aspettare fino al lunedì perché avevo il pane in consegna. Rifornivo una decina di supermercati. L’attività l’aveva iniziata mio marito Claudio De Rossi, morto 5 anni fa dopo essere rimasto paralizzato per un incidente domestico. Non me la sento più di combattere, anche se aprissimo alle 6 sarebbe impossibile lavorare».

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