Droni italiani (testati nel Tirreno) contro i droni "copiati" dagli Houthi: la "Bergamini" pronta con gli ScanEeagle all'operazione Aspis Perché "Kamikaze" è sbagliato

Martedì 23 Gennaio 2024, 13:16 - Ultimo aggiornamento: 24 Gennaio, 17:00
Droni italiani (testati nel Tirreno) contro i droni "copiati" dagli Houthi: la "Bergamini" pronta con gli ScanEeagle all'operazione Aspis Perché "Kamikaze" è sbagliato
di Mario Landi
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Droni italiani contro i droni dei ribelli Houthi sulle acque del Mar Rosso e contro le basi nello Yemen da cui decollano anche i missili che stanno bersagliando le navi mercantili dirette o provenienti dal canale di Suez. Le recenti esercitazioni internazionali nel mare Tirreno fra la Sicilia e la Sardegna hanno dimostrato che la fregata missilistica Bergamini è già pronta, in vista dell'imminente operazione Aspis, per affrontare anche in un teatro bellico reale queste missioni che prevedono l'uso di avanzati velivoli a pilotaggio remoto della "famiglia" americana ScanEagle in servizio da una ventina d'anni. Piccoli droni ad alta tecnologia costruiti dalla Boeing (che ha acquisito l'azienda Insitu) e da una decina d'anni in dotazione anche alle forze armate italiane i cui piloti di droni periodicamente vanno negli States per addestrarsi e per meritare le "ali" (la spilla o la mostrina dorata) uguale a quella dei piloti d'aereo.

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