Droga sotterrata nei parchi pubblici (ma non solo)
Le dosi così composte venivano interrate lungo gli argini di fiumi o all’interno di un parco pubblico per la successiva attività di cessione ai consumatori finali. In altri casi, è emerso che gli indagati utilizzavano auto prive di copertura assicurativa e lasciate in parcheggi pubblici, nelle adiacenze del centro storico del capoluogo trentino, come magazzini temporanei per lo stoccaggio dello stupefacente, in attesa del successivo spaccio.