Il senzatetto conteso di Corso del Popolo. C'è chi lo aiuta con cibo e coperte, ma gli inquilini del palazzo dove dorme protestano. «Non ci sentiamo sicuri»

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Giovedì 18 Aprile 2024 di Davide Tamiello
L'androne del palazzo nel quale bivacca il senzatetto

MESTRE - Una parte dei residenti non lo sopporta più, un’altra invece lo aiuta e lo sostiene: il caso di un senzatetto, che da settimane ormai si accampa sotto ai portici, divide Corso del Popolo. L’uomo, un giovane italiano intorno ai 25 anni, dorme con materassino e coperte davanti all’ingresso di negozi, condomini e un centro medico. «È una situazione che va avanti da mesi - spiega una residente - vive lì, fa i suoi bisogni nel giardinetto condominiale esterno, e soprattutto ha dei momenti di crisi in cui diventa molesto con le persone. Al di là della sporcizia e del disagio, la sua presenza non ci fa sentire sicuri». Però non tutti la vedono così. C’è chi, infatti, per spirito di solidarietà, non ce la fa proprio a rimanere a guardare: qualcuno, quindi, dalle case vicine, gli porta quotidianamente un cambio di vestiti, cibo e coperte. Un gesto che se dal punto di vista umano è sicuramente lodevole, da un’altra prospettiva non fa altro che alimentare il problema. «Così facendo di certo non lo si incentiva a cambiare zona o ad andarsene: ce ne siamo accorti anche perché si sta spostando sempre più vicino alle case di chi lo sostiene - replicano i condomini “contro” - noi però, intanto, dobbiamo continuare a fare i conti con l’odore di urina e lo slalom quotidiano tra la sua immondizia. Veritas è passata più volte a ripulire nei mesi scorsi ma lui non fa una piega e torna ogni volta al suo posto».

SALOTTO CITTADINO

Il caso del “senzatetto conteso” era già emerso a dicembre, quando a segnalare la situazione era stato il portinaio del condominio al civico 85 del Corso, esasperato da quel continuo viavai di materassi, coperte e bottiglie vuote. «Ci sentiamo impotenti e abbandonati da tutti - aveva raccontato l’uomo - Siamo a due passi da piazza Ferretto, il “salotto di Mestre”, eppure ci sentiamo di vivere in un quartiere malfamato: questa via è ormai in mano al degrado. C’è sporcizia continua, brutta gente, ubriachi, spacciatori, scippatori». Per quanto riguarda il tema sicurezza, in realtà, la questione è ben nota anche alle forze dell’ordine, in particolare dopo gli ultimi episodi (un accoltellamento e una rapina): il prefetto Darco Pellos e il questore Gaetano Bonaccorso, infatti, proprio per questo motivo hanno deciso di estendere i controlli “Alto impatto”, inizialmente incentrati su Marghera e via Piave, anche a questo quartiere. 

PROBLEMA DIFFUSO

Ma i bivacchi non riguardano solo Corso del Popolo. Da tempo diversi senzatetto si sono piazzati anche davanti agli ingressi di diverse parrocchie della città - da Sant’Antonio a Marghera fino alla chiesa di S. Maria di Lourdes in via Piave -, insediandosi stabilmente giorno e notte fino a lasciare materassi, valigie e coperte a fianco delle entrate. Altre presenze (non così stanziali, ma cicliche) si contano in via Fapanni, in piazzale Candiani, in via Mestrina. Poi c’è stato il caso del sottopasso di via Giustizia, a lungo occupato di notte da senzatetto e sbandati, ora liberato da polizia locale e Veritas.

A questo si aggiungono le occupazioni abusive e i bivacchi: qui, storicamente, gli sbandati si danno il cambio tra gli spazi sotto al cavalcavia di via della Pila e vari edifici abbandonati. 

OCULUS

Proprio a queste occupazioni il Comune ha dedicato un servizio apposito di controllo e smantellamento, gestito dalla polizia locale, il progetto Oculus: nel 2023, il servizio è stato attuato quasi quotidianamente (348 giorni di attività specifica, tre volte quelli dell’anno scorso), con 130 operazioni di bonifica e sgombero (39 nel 2022) e 218 sopralluoghi (62 nel 2022).

Ultimo aggiornamento: 17:05 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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