PORDENONE - Il neuroingegnere friulano Claudio Verardo si è aggiudicato il premio di laurea Vincenzo Tagliasco per un'analisi e un modello di simulazione relativi alle interfacce neurali. Tecnologie elettroniche, neuroscienze, elettrochimica: riguarda questi ambiti la tesi di laurea magistrale che il 25enne di Brugnera, neo dottore dell'ateneo friulano. È stato premiato a Bressanone nel corso della XLI Scuola annuale del Gruppo nazionale di bioingegneria (Gnb).
«Le attività si inquadrano nel progetto europeo IN-FET (Ionic neuromodulation for epilepsy treatment) di cui l'Università di Udine è partner», spiega Pierpaolo Palestri, docente di Elettronica dell'Università do Udine e relatore della tesi. «In particolare, l'elaborato analizza come il comportamento dei neuroni è influenzato dall'ammontare di potassio extracellulare, ovvero nel fluido all'interno del quale si trovano i neuroni. Questo è rilevante sia per lo studio e il trattamento di malattie neurologiche quali l'epilessia, in cui il potassio gioca un ruolo fondamentale, sia per lo sviluppo di dispositivi artificiali cosiddetti iontronici, che possono rilasciare potassio a comando per modulare le comunicazioni in atto tra gruppi di neuroni».
Gli studi del neuroingegnere di Brugnera possono dare molto speranze a coloro che soffrono di malattie neurologiche che spesso diventano invalidanti e impediscono di condurre una vita normale. Nella tesi per prima cosa è stato esteso il modello matematico del neurone al fine di considerare variazioni della concentrazione di potassio extracellulare e studiare come questa possa modificare l'attività elettrica del neurone stesso. Successivamente è stato sviluppato uno strumento di simulazione che accoppia modelli di neurone, dispositivo iontronico e fluido extracellulare. Uno strumento, come spiega ancora Pierpaolo Palestri, considerato «il punto di partenza per progettare innovative interfacce neurali e i loro circuiti elettronici di controllo».
«Questi studi precisa infatti il docente sono utili sia per supportare esperimenti e offrire nuove soluzioni cliniche nel campo delle neuroscienze sia per sviluppare futuristiche interfacce uomo-macchina basate su segnali chimici piuttosto che elettrici. Interfacce in grado, quindi, di dialogare con il sistema nervoso nel modo più naturale possibile».
Claudio Verardo ha studiato Ingegneria elettronica all'Università di Udine (lauree triennale e magistrale), mentre era anche allievo della classe scientifica della Scuola Superiore dell'ateneo. Attualmente sta continuando le ricerche nell'ambito del progetto IN-FET nei Paesi Bassi, come research assistant alla Maastricht University.