Montegrotto. Scatta l'aumento della tassa di soggiorno, la rabbia degli albergatori: «Va contro il turismo»

Il sindaco: «L'imposta verrà versata solamente per i primi quattro giorni ed è stata studiata in modo da premiare i soggiorni più lunghi»

Mercoledì 1 Marzo 2023 di Eugenio Garzotto
Aumenta la tassa di soggiorno a Montegrotto

MONTEGROTTO - Da oggi scatta a Montegrotto Terme l'aumento dell'imposta di soggiorno.

I clienti degli hotel fino a tre stelle dovranno pagare 2,50 euro al posto dell'euro e cinquanta di prima; la tariffa passerà da 2 a 3,50 euro per gli stabilimenti a quattro stelle, mentre gli alberghi a cinque stelle vedranno un vero e proprio raddoppio, da 2 a 4 euro. Una decisione, quella presa dall'amministrazione sampietrina, che la giunta comunale aveva già ventilato lo scorso ottobre ma che venne ufficializzata, con tanto di delibera, due mesi dopo.

L'aumento

«L'imposta di soggiorno - aveva spiegato il sindaco Riccardo Mortandello - verrà versata solamente per i primi quattro giorni e non più per un'intera settimana. In questo modo, chi si fermerà più a lungo avrà un vantaggio rispetto a chi verrà per il fine settimana. Noi vogliamo favorire i turisti che faranno le cure termali. Questa decisione è stata presa dopo un confronto con gli albergatori». I vertici delle associazioni di categoria non avevano ovviamente reagito positivamente. L'allora presidente di Federalberghi Abano e Montegrotto Emanuele Boaretto aveva usato parole molto dure e anche oggi, dopo avere passato il testimone a Walter Poli, non fa alcuna retromarcia. «C'è chi lavora per il turismo e chi lavora contro il turismo», dichiara il titolare dell'hotel Millepini.

La posizione

Ma Riccardo Mortandello rimarca l'utilità del provvedimento: «La rimodulazione della tassa andrà a incidere in maniera molto lieve sull'esborso dei turisti ed è stata studiata in modo da premiare i soggiorni più lunghi. Ribadisco che oltre le quattro notti non sarà più dovuta. Non solo. Rispetto ad altre località con strutture alberghiere pari a quelle di Montegrotto rimane contenuta». Molti albergatori sampietrini temono però una "cannibalizzazione" della clientela fra le due principali località del bacino euganeo. Abano Terme, infatti, ha mantenuto invariate le tariffe. Il che potrebbe spingere numerosi turisti a preferirla a Montegrotto. Critiche, all'annuncio dell'aumento dell'imposta, erano arrivate anche da Marco Maggia, titolare dell'hotel Ermitage Bel Air di Abano e vicepresidente nazionale di Federterme. «C'è da chiedersi se il cliente possa o meno permettersela - aveva commentato - E questo è collegato, più che al suo importo, all'incidenza percentuale che ha sui ricavi per notte. Per fare un esempio, 4 euro su 200 sono il 2% della spesa; 4 euro su 100 sono il 4%. Se poi l'albergo deve abbassare le proprie tariffe per compensare l'aumentata spesa del cliente, il problema si trasferisce dall'ospite alla struttura». 
Per il momento, i nuovi vertici della Federalberghi del bacino termale euganeo, dopo l'elezione a presidente di Walter Poli, titolare dell'hotel Tritone di Abano, non hanno espresso commenti sull'entrata in vigore degli aumenti. 

Ultimo aggiornamento: 16:28 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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