Visite ed esami, i padovani in lista d'attesa scendono a 38 mila

Il direttore sanitario Mariotto: «Sigleremo un accordo con Azienda Ospedale Università e Istituto Oncologico Veneto entro il 31 marzo»

Giovedì 2 Febbraio 2023 di Elisa Fais
Padova, diminuiscono i galleggiamenti per le visite mediche

PADOVA - Nonostante la sanità abbia premuto sull'acceleratore per recuperare visite e prestazioni lasciate in sospeso a seguito dell'emergenza sanitaria Covid, rimangono comunque delle aree in sofferenza, con attese e liste di galleggiamento. Ovvero quando i Cup, non riuscendo a rispettare le date contenute nella prescrizione del medico, mettono i pazienti in stand-by. All'Ulss 6 le prestazioni galleggianti sono scese da 50mila nel 2022 a 38mila nel 2023. Il paziente, non trovando subito posto tra le agende dell'ente sanitario, rimane in un limbo in attesa della prenotazione che deve essere comunque evasa nei tempi previsti. In caso di galleggiamento, infatti, il cittadino deve essere richiamato dal Cup entro 48h se ha priorità B ed entro 4 giorni se ha priorità D. I numeri sono stati snocciolati ieri dal direttore sanitario dell'Euganea, Aldo Mariotto, analizzando gli obiettivi regionali di programmazione aziendale inseriti nel Piao-Piano integrato di attività e organizzazione.

La situazione

«Il 30 dicembre 2022 la Regione con la delibera numero 1702 ha definito gli obiettivi di salute e funzionamento degli enti sanitari - spiega Mariotto - Il significato profondo è che i cittadini non soffrono solo di Covid, ma anche di altre malattie. In questo senso diventa cruciale il rispetto dei tempi d'attesa delle prestazioni ambulatoriali secondo priorità e il rispetto dei tempi d'attesa per ricoveri chirurgici, oncologici e non, in oltre il 90 per cento dei casi. Per arrivare a questi risultati sigleremo un accordo con Azienda Ospedale Università e Istituto Oncologico Veneto entro il 31 marzo».

Considerando le prestazioni ambulatoriali erogate dal pubblico e dal privato accreditato in tutta la provincia di Padova nel 2022 si registrano tempi rispettati: nell'87% dei casi in priorità B-breve (35mila prestazioni erogate in tempo su oltre 40mila richieste), nell'89% dei casi in priorità D-differita (oltre 59mila prestazioni in tempo su 67mila richieste) e nel 97% dei casi in priorità P-programmata (42mila prestazioni su 43mila richieste). «La produzione garantita da Ulss e privati accreditati è discreta - commenta il dottor Mariotto -. Particolare attenzione è riservata al fenomeno dei galleggiamenti. Se il cittadino non trova posto in agenda in prima battuta, viene richiamato dal centralino entro 48 ore con priorità breve a 10 giorni. L'anno scorso i galleggiamenti erano 50mila, mentre oggi sono 38mila: non solo stanno scendendo, ma seguono anche il gradiente delle priorità. Le prestazioni a priorità breve sono pochissime».

Cosa fare

Sono circa 6mila le prestazioni galleggianti, osservate speciali da parte della Regione. «Tra queste ci destano maggiore preoccupazione - prosegue Mariotto - le visite oculistiche, dermatologiche, neurologiche e le ecografie all'addome. Prossimamente metteremo in campo ulteriori azioni per accorciare le attese». Già dalla fine del 2022 il gruppo di lavoro sulle liste d'attesa si riunisce settimanalmente per fare il punto della situazione. «Stiamo implementando il sistema dei minicup per la presa in carico dei controlli - annuncia il direttore sanitario - significa che quando il cittadino fa una visita, vogliamo che segua subito una seconda prenotazione, senza passare dal medico di medicina generale. Alle strutture private accreditate, all'Azienda ospedaliera e allo Iov abbiamo chiesto un'alleanza mirata. In più vogliamo favorire l'appropriatezza della prescrizione anche con le tabelle Rao, da usare soprattutto per le prestazioni più critiche citate prima». Infine viene analizzata l'efficienza delle agende e viene garantito un monitoraggio costante con la collaborazione delle direzioni mediche sullo stato di andamento delle liste d'attesa chirurgiche. 

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