Le botteghe storiche tutelate salgono a 46: ecco i "gioielli" premiati dalla Regione

Il presidente di Confcommercio Belluno Dolomiti Paolo Doglioni: "Imprese indispensabili che hanno avuto la capacità di resistere"

Lunedì 8 Aprile 2024 di Claudio Fontanive
Paolo Doglioni

BELLUNO - Sono ben 8 i nuovi iscritti ai luoghi storici del commercio in provincia di Belluno, e sono le imprese commerciali che si aggiungono alle 38 già presenti fino allo scorso anno nell’elenco regionale portando a 46 il totale dei negozi “tutelati”, veri gioielli.

Si tratta di attività di lunga tradizione, spesso familiare, legate alla peculiarità e alla vita sociale dei propri territori, veri e propri baluardi del tessuto economico del bellunese. 

LE PREMIAZIONI
L’evento di riconoscimento ufficiale a seguito di tale iscrizione, è recentemente avvenuta presso il centro congressi della Fiera di Padova, circostanza nella quale è stata consegnata la targa raffigurante il logo regionale, che mira a dare maggiore evidenza e prestigio alle attività riconosciute. L’invito dell’assessore regionale allo sviluppo economico Roberto Marcato è stato anche occasione di confronto e condivisione per tali attività commerciali che da tanti anni tramandano saperi e tradizioni nell’intero territorio regionale.

I PROTAGONISTI
Per quanto riguarda il capoluogo di provincia sono due i punti vendita riconosciuti. L’orologeria Giovanni Piaz di via Loreto al civico 8, nata 130 anni fa, e l’alimentari Scarton con oltre 60 anni di storia, passato di padre in figlio di via Visome, (che da ottobre scorso è entrato a far parte del Gruppo Walber). Mentre nel territorio della Valbelluna, attestato al supermercato Crai Lavanda di Limana. Spostandoci in Agordino sono stati insigniti del riconoscimento il ristorante Tabià di Feder di Canale d’Agordo e l’albergo Adirana a Masarè di Alleghe. In Val di Zoldo invece nella centrale piazza Pasquali, troviamo la storica macelleria Dal Dario, e infine a Borca di Cadore la pizzeria Croera, mentre in Alpago, nell’omonimo viale, trova spazio la pasticceria Gaggion. 

LA TESTIMONIANZA
Già nel precedente elenco regionale emergono alcune attività della nostra provincia che fondano le proprie origini addirittura alla fine dell’800, come la Cooperativa di Cortina (1879) o ancora prima il mercato settimanale di Feltre (1879) mentre figurano nell’elenco aggiornato a fine 2022 anche numerose realtà commerciali bellunesi che mettono radici già agli inizi del secolo scorso. «Queste sono la testimonianza - afferma il presidente di Confcommercio Belluno Dolomiti Paolo Doglioni - di una radicalizzazione sul territorio di attività indispensabili, e sono stati premiati giustamente perché hanno avuto la capacità di resistere e continuano a farlo in un momento di gravi difficoltà ma che sono funzionali al territorio, che altrimenti scomparirebbe». «Tali imprese - prosegue Doglioni - sono anche resilienti, in quanto il mondo sta cambiando ma di certo non finisce, e quindi necessito adattarsi alle nuove realtà, e anche la nostra associazione di categoria deve farlo per cercare nuove possibilità. Ad esempio, recentemente abbiamo fatto un accordo con i veterinari e gli infermieri in quanto riteniamo che gruppo intermedio sia indispensabile per far vivere il territorio». 

MERCATI
Una delle attività più antiche è il mercato settimanale di Feltre, e spesso tali attività organizzate, sono un vero e proprio baluardo commerciale anche nei piccoli paesi. «Il mercato è fatto dalle persone - ricorda il presidente di Confcommercio prosegue Doglioni - e ha tradizioni antichissime. Questi hanno la loro compiutezza già nel medioevo, pensiamo ai mercati itineranti. Sicuramente anche oggi hanno un valore sociale specie per le persone che vengono da altre nazioni, che posseggono una cultura specifica in questo senso. Si vede che anche oggi è un settore che funziona». E sul caso di Cortina afferma: «Noi siamo preoccupati perché a Cortina c’è una querelle proprio sul mercato settimanale, in quanto per due anni chiuderanno quello collocato nel piazzale della stazione per la ristrutturazione, e l’amministrazione comunale propone il suo spostamento a Pian da Lago, ma due anni e mezzo sono tanti, e credo pertanto che la vicenda vada concertata con i nostri funzionari per trovare una scelta logica». 
 

Ultimo aggiornamento: 17:06 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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