Cosimo Rummo (pasta): «Noi vittime di un boicottaggio dopo visita di Salvini». Fiorello: «Lì dentro c'è gente che lavora»

L'imprenditore della pasta e titolare dell'omonimo stabilimento denuncia la campagna social dopo la visita del ministro dei Trasporti

Martedì 23 Gennaio 2024
Cosimo Rummo dopo la visita di Salvini in azienda: «Noi vittime di una campagna di boicottaggio social»

Cosimo Rummo, imprenditore della pasta e titolare dell'omonimo stabilimento, in un'intervista al Corriere del Mezzogiorno ha denunciato di essere vittima di una vera e propria campagna di boicottaggio social partita in seguito alla visita del vice premier Salvini nel suo stabilimento di Benevento.

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Rummo, la visita di Salvini e il boicottaggio

«Pur non avendo contiguità politica con il vicepremier Matteo Salvini - dice sulla vicenda il sindaco di Benevento, Clemente Mastella, già ministro- trovo profondamente ingiusta la campagna social che si è scatenata dopo la sua visita al pastificio Rummo e che ha fatto registrare addirittura sconsiderati incitamenti al boicottaggio commerciale: la pasta Rummo, eccellenza nazionale made in Sannio, va preservata e difesa da partigianerie estremistiche che danneggerebbero anzitutto i lavoratori».

L'orgoglio

«Quando il patron dell'azienda beneventana Cosimo Rummo spiega di aver aperto le porte a politici di ogni colore anzitutto per il rispetto che si deve alle Istituzioni, ha perfettamente ragione.

Le sue produzioni - aggiunge Mastella - sono un orgoglio per la Città e ne promuovono l'immagine in giro per il mondo. Rispetto a irragionevoli battage social, sollecito a fare il contrario: sosteniamo l'azienda Rummo, come avvenne quando fu colpita dall'alluvione. È assurdo giocare con i sacrifici di chi genera lavoro e dà smalto all'economia, tra mille difficoltà e in un complicato contesto internazionale», conclude il sindaco di Benevento.

Fiorello: «C'è azienda fatta di gente che lavora»

Della visita del vice premier Salvini al pastificio Rummo e delle polemiche che ne sono seguite (il titolare ha denunciato di essere vittima di una campagna di boicottaggio social) ha parlato oggi Fiorello nel Mattin Show su Rai 2. «Dopo questa visita, Salvini ha addirittura cambiato lo slogan della Lega in Ce lo abbiamo al dente» ha scherzato Fiorello, che ha aggiunto: «Negli anni il pastificio era stato visitato da altri politici ma non era mai successo niente, non era scoppiata nessuna polemica. Salvini ma perché? Ma lascia stare». Fiorello non ha risparmiato un serio ammonimento a chi, in queste ore, ha scatenato la polemica sui media e sui social: «Ricordo a tutti coloro che dicono 'boicottiamò, che dietro questo invito c'è sempre un'azienda fatta di gente che lavora».

Ultimo aggiornamento: 24 Gennaio, 13:24 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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