Concorso addetti Ufficio per il processo, bando per 3.946 posti: requisiti, domanda, prova, assunzioni

Il bando indica i posti messi a concorso, con valutazione dei titoli e una prova scritta, per 25 distretti di Corte di appello in diverse regioni italiane e a livello nazionale per la Corte di Cassazione

Venerdì 5 Aprile 2024
Concorso addetti Ufficio per il processo, bando per 3.946 posti: requisiti, domanda, prova, assunzioni

È stato pubblicato il bando di concorso per addetti all'Ufficio per il processo. La procedura concorsuale, indetta dalla Commissione RIPAM per il Ministero della Giustizia, mira all'assunzione di un secondo nuovo contingente di lavoratori, in coerenza con il Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr). Il bando di concorso è volto al reclutamento, su base distrettuale, di 3.946 unità di personale non dirigenziale, da inquadrare a tempo determinato nell'Area funzionari.

Il bando, consultabile sul Portale inPA e sul sito del Ministero della Giustizia, è rivolto a laureati in ambito giuridico, economico o delle scienze politiche e sociali.

In questa occasione, come ha previsto l’ultimo decreto legge Pnrr (n. 19 del 2024), si rivolge anche a chi è in procinto di terminare il proprio percorso universitario e desideri mettere da subito alla prova le proprie competenze per il buon funzionamento della macchina giudiziaria: sono ammessi a partecipare anche laureandi che hanno superato l’ultimo esame del corso di studi purché conseguano il titolo finale entro 60 giorni da oggi.

I candidati in fase di domanda potranno scegliere l’ufficio distrettuale per cui partecipare, ad eccezione di Trento e Bolzano. Il bando indica i posti messi a concorso, con valutazione dei titoli e una prova scritta, per 25 distretti di Corte di appello in diverse regioni italiane e a livello nazionale per la Corte di Cassazione.

Bando

Concorso pubblico, per titoli ed esami, su base distrettuale, per il reclutamento a tempo determinato di 3.946 unità di personale non dirigenziale dell’Area funzionari, con il profilo di Addetto all’Ufficio per il processo, da inquadrare tra il personale del Ministero della Giustizia di cui:

  • Codice CASS - Corte di Cassazione n°95 unità
  • Codice AN - Distretto della Corte di Appello di Ancona n°51 unità
  • Codice BA - Distretto della Corte di Appello di Bari n°121 unità
  • Codice BO - Distretto della Corte di Appello di Bologna n°196 unità
  • Codice BS - Distretto della Corte di Appello di Brescia n°139 unità
  • Codice CA - Distretto della Corte di Appello di Cagliari n°127 unità
  • Codice CL- Distretto della Corte di Appello di Caltanissetta n°38 unità
  • Codice CB - Distretto della Corte di Appello di Campobasso n°21 unità
  • Codice CT - Distretto della Corte di Appello di Catania n°120 unità
  • Codice CZ - Distretto della Corte di Appello di Catanzaro n°150 unità
  • Codice FI - Distretto della Corte di Appello di Firenze n°205 unità
  • Codice GE - Distretto della Corte di Appello di Genova n°146 unità
  • Codice AQ -Distretto della Corte di Appello dell'Aquila n°88 unità
  • Codice LE - Distretto della Corte di Appello di Lecce n°92 unità
  • Codice ME - Distretto della Corte di Appello di Messina n°41 unità
  • Codice MI - Distretto della Corte di Appello di Milano n°347 unità
  • Codice NA - Distretto della Corte di Appello di Napoli n°460 unità
  • Codice PA - Distretto della Corte di Appello di Palermo n°157 unità
  • Codice PG - Distretto della Corte di Appello di Perugia n°47 unità
  • Codice PZ - Distretto della Corte di Appello di Potenza n°58 unità
  • Codice RC - Distretto della Corte di Appello di Reggio Calabria n°91 unità
  • Codice RM - Distretto della Corte di Appello di Roma n°494 unità
  • Codice SA - Distretto della Corte di Appello di Salerno n°93 unità
  • Codice TO - Distretto della Corte di Appello di Torino n°260 unità
  • Codice TS - Distretto della Corte di Appello di Trieste n°106 unità
  • Codice Ve - Distretto della Corte di Appello di Venezia n°203 unità

Clicca qui per scaricare il bando

Requisiti

Per l’ammissione al concorso sono richiesti i seguenti requisiti che devono essere posseduti sia alla data di scadenza del termine stabilito per la presentazione delle domande che all’atto della sottoscrizione del contratto di lavoro:

  • a. cittadinanza italiana o possesso dei requisiti previsti dall’articolo 38, commi 1, 2 e 3-bis, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n.165;
  • b. maggiore età;
  • c. godimento dei diritti civili e politici;
  • d. non essere stati esclusi dall'elettorato politico attivo;
  • e. non essere stati destituiti o dispensati dall'impiego presso una pubblica amministrazione per persistente insufficiente rendimento, in forza di norme di settore, o licenziati per le medesime ragioni ovvero per motivi disciplinari ai sensi della vigente normativa di legge e/o contrattuale, ovvero dichiarati decaduti per aver conseguito la nomina o l’assunzione mediante la produzione di documenti falsi o viziati da nullità insanabile;
  • f. non aver riportato condanne, con sentenza passata in giudicato, per reati che costituiscono un impedimento all’assunzione presso una pubblica amministrazione. Coloro che hanno in corso procedimenti penali, procedimenti amministrativi per l’applicazione di misure di sicurezza o di prevenzione o precedenti penali a proprio carico iscrivibili nel casellario giudiziale, ai sensi dell’articolo 3 del decreto del Presidente della Repubblica 14 novembre 2002, n. 313, ne danno notizia al momento della candidatura, precisando la data del provvedimento e l’autorità giudiziaria che lo ha emanato ovvero quella presso la quale penda un eventuale procedimento penale;
  • g. idoneità fisica allo specifico impiego cui il concorso si riferisce;
  • h. qualità morali e di condotta di cui all’articolo 35, comma 6, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165;
  • i. possesso di uno dei titoli di studio di seguito indicati:

Laurea (L) in: L-14 Scienze dei servizi giuridici; titoli equiparati ed equipollenti;
ovvero
Diploma di Laurea (DL) in Giurisprudenza; titoli equiparati ed equipollenti;
ovvero
Laurea Specialistica (LS) in: 22/S Giurisprudenza; 102/S Teoria e tecniche della normazione e dell’informazione giuridica; titoli equiparati ed equipollenti:
ovvero
Laurea Magistrale (LM) in: LMG/01 Giurisprudenza e titoli equiparati ed equipollenti;
nonché, nei soli limiti di cui ai commi 1 e 7 dell’articolo 1, in possesso di:
Laurea (L) in: L-18 Scienze dell’economia e della gestione aziendale; L-33 Scienze economiche; L-36 Scienze politiche e delle relazioni internazionali; titoli equiparati ed equipollenti;
ovvero
Diploma di Laurea (DL) in: Economia e commercio; Scienze politiche; titoli equiparati ed equipollenti;
ovvero
Laurea Specialistica (LS) in: 57/S Programmazione e gestione delle politiche e dei servizi sociali; 60/S Relazioni internazionali; 64/S Scienze dell’economia; 70/S Scienze della politica; 71/S Scienze delle pubbliche amministrazioni; 84/S Scienze economico-aziendali; 88/S Scienze per la cooperazione allo sviluppo; 89/S Sociologia; 99/S Studi europei; titoli equiparati ed equipollenti;
ovvero
Laurea Magistrale (LM) in: LM-52 Relazioni internazionali; LM-56 Scienze dell’economia; LM-62 Scienze della politica; LM-63 Scienze delle pubbliche amministrazioni; LM-77 Scienze economico-aziendali; LM-81 Scienze per la cooperazione allo sviluppo; LM-87 Servizio sociale e politiche sociali; LM-88 Sociologia e ricerca sociale; LM-90 Studi europei; titoli equiparati ed equipollenti;
La Commissione RIPAM
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  • j. possono, altresì, partecipare al presente concorso anche coloro che conseguono i titoli di studio anzidetti entro sessanta giorni dalla data di pubblicazione del bando di concorso sempreché alla suddetta data abbiano superato l'ultimo esame previsto dal corso di laurea.

Domanda

Le domande di partecipazione possono essere presentate entro 20 giorni – fino alle 23.59 del 26 aprile 2024 – compilando il format di candidatura su inPA, previa registrazione sullo stesso Portale. La selezione sarà gestita dalla Commissione RIPAM avvalendosi di Formez PA.

Prova

Il concorso, organizzato su base distrettuale, sarà espletato in base alla procedura di seguito indicata, che si articola attraverso le seguenti fasi:
a) valutazione dei titoli, secondo la disciplina dell’articolo 6, distinta per i codici di concorso di cui all’articolo 1, comma 1, che avverrà mediante il ricorso a piattaforme digitali. La valutazione è finalizzata all’ammissione alla prova scritta di un numero di candidati per ciascuno distretto di cui al precedente articolo 1, comma 1, pari a sessanta volte il numero dei relativi posti messi a concorso secondo quanto previsto dal successivo articolo 6. Ai fini della votazione complessiva, il voto conseguito nella valutazione dei titoli è sommato al voto riportato nella prova scritta di cui all’articolo 7;
b) prova scritta, secondo la disciplina dell’articolo 7, riservata a un numero massimo di candidati pari a sessanta volte il numero dei posti a concorso in ciascun distretto oltre eventuali ex aequo, come risultante all’esito della fase a). La prova scritta si svolgerà mediante strumentazione informatica e piattaforme digitali, anche presso sedi decentrate che verranno comunicate con le modalità di cui all’articolo 4 e anche con più sessioni consecutive non contestuali, assicurando comunque la trasparenza e l’omogeneità delle prove somministrate in modo da garantire il medesimo grado di selettività tra tutti i partecipanti.

La commissione esaminatrice, per ciascuno dei codici di concorso di cui all'articolo 1, comma 1, redige la graduatoria finale di merito, sommando il voto conseguito nella valutazione dei titoli al voto riportato nella prova scritta, nei termini di cui agli articoli 8 e 10. I primi classificati in ciascuna graduatoria di merito, validata ai sensi del successivo articolo 10 dalla Commissione RIPAM, in numero pari ai posti disponibili e tenuto conto delle riserve dei posti di cui all’articolo 1, saranno nominati vincitori e assegnati al Ministero della giustizia per l’assunzione a tempo determinato, secondo quanto previsto dall’articolo 11.

Assunzioni

Con questo nuovo concorso per assunzioni programmate entro la scadenza del primo semestre 2024 per gli obiettivi Pnrr, si rafforza, dopo il reclutamento del 2021, il contingente di personale qualificato di supporto alle attività preparatorie dei procedimenti giudiziari.

Il dl n. 19 del 2024 ha inoltre previsto l’autorizzazione per il Ministero della Giustizia a stabilizzare nei propri ruoli gli addetti all’Ufficio per il processo, purché abbiano lavorato per almeno ventiquattro mesi continuativi nella qualifica ricoperta e risultino in servizio alla data di scadenza del Pnrr del 30 giugno 2026, previa selezione comparativa sulla base dei distretti territoriali e degli uffici centrali, nei limiti delle facoltà assunzionali maturate e disponibili e dei posti disponibili in organico, con possibilità di scorrimento fra i distretti.

Ultimo aggiornamento: 6 Aprile, 10:53 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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