Ladri vandali al forte Rione, niente
bottino ma danni per oltre 2mila euro

Lunedì 25 Maggio 2015 di Vittorino Bernardi
Forte Rione sul monte Novegno a Schio
SCHIO – I vandali hanno colpito anche un sito militare della Grande Guerra, quello del Forte Rione sul monte Novegno, alla vigilia del Centenario, procurando danni alla struttura e alle suppellettili per almeno 2mila euro. Un atto concluso con un vandalismo gratuito, probabilmente scatenato dalla rabbia dei ladri per non avere trovato oggetti di valore, dopo tanta strada e fatica nell’organizzare un colpo in un luogo tanto isolato in montagna.



I vandali dopo avere mezzo scardinato il portone d’ingresso del sito, molto pesante perché grande e in legno massiccio, sono entrati all’interno per rovesciare cassetti e aprire le ante dei mobili, buttando tutto all’aria, per lasciare disordine e sporcizia. Hanno puntato l’attenzione sulla dispensa per razziare generi alimentati (salumi, formaggi, dolciumi e vini). Il Forte Rione che è stato linea di confine tra Italia e Austria, a quota 1691, è stato realizzato tra il 1910 e il 1912 ed era allora armato con due cannoni da 149/G in barbetta. Entrata in disuso, nel 1990 la fortificazione è stata sottoposta a un restauro, concluso per l’inaugurazione del 25 luglio 1993, che ha consegnato agli appassionati e storici un significativo sito della Prima guerra mondale, dotato anche di una sala ristoro (con cucina) e una sala didattica per accoglienza, esposizione di editoria e incontri con le scolaresche.



È visitabile la polveriera sottostante, ora illuminata. All'esterno il forte dispone di una tettoia che assicura riparo e sosta anche nei giorni di chiusura al pubblico. Il sito militare è aperto tutte le domeniche da aprile a ottobre e offre ristoro alle numerose persone che lo visitano. Previa richiesta, per gruppi e comitive, può essere aperto anche durante la settimana. Posto in una interessante posizione panoramica, il sito che è raggiungibile con una facile passeggiata partendo dalla Busa del Novegno è di proprietà dell'Associazione Provinciale Allevatori di Vicenza ed è gestito dall'associazione “Ricercatori storici 4 Novembre” di Schio, con presidente Giorgio Dall’Igna, che spiega con amarezza il raid.



“È stato probabilmente compiuto nella notte tra venerdì e sabato, con ignoti a scassinare il pesante ingresso, provocando danni notevoli che comportano un costoso e non semplice lavoro di ripristino. Una volta all’interno alla probabile ricerca di denaro o valori, che non lasciamo mai incustoditi, i vandali hanno buttato tutto all’aria, rompendo e danneggiando la mobilia. Fortunatamente come cibarie avevamo poco perché siamo agli inizi della stagione. Hanno comunque razziato quello che hanno trovato di commestibile, mangiando pure qualcosa sul posto, sporcando. È un raid che fa male per il significato e il valore morale che trasuda il sito militare, oltre ai danni materiali superiori ai 2mila euro. Siamo sconcertati”.
Ultimo aggiornamento: 26 Maggio, 07:36 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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