Il ministero degli Interni controllato dagli houthi ha riferito che l'ex presidente dello Yemen Ali Abdullah Salah è stato ucciso a Sanàa, dove da cinque giorni sono in corso violenti scontri tra i miliziani sciiti e i lealisti del deposto leader. La notizia però è stata smentita da fonti del partito Congresso generale del popolo guidato da Saleh. «Gli houthi stanno cercando disperatamente di assassinare Saleh, ma al momento lui è ancora vivo», ha detto una fonte citata dalla Xinhua.
Un ufficiale houthi, citato sempre dalla Xinhua, ha sostenuto che l'ex presidente yemenita, suo nipote, alcuni parenti e il segretario generale del Congresso generale del popolo Arif al-Zuka sono stati uccisi. Su media filo houthi starebbe anche circolando una foto di quello che, a detta dei miliziani, è il cadavere di Saleh. Dopo la rottura dell'alleanza tra Saleh e gli houthi, i miliziani sciiti hanno fatto oggi saltare in aria l'abitazione dell'ex presidente, che si trova in centro a Sanàa.
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