Turisti bloccati in Yemen, giorni di apprensione per la famiglia della bellunese Ludovica: «Sa cavarsela, ma ci siamo preoccupati»

Domenica 5 Maggio 2024 di Luca Vecellio
Uno scatto di Ludovica sull’isola di Socotra, un’oasi apprezzata per la biosfera unica nel mondo

BELLUNO - «Ludovica si mette spesso in viaggio in luoghi particolari, ma questo è stato un caso del tutto diverso – spiega dal suo appartamento in una zona residenziale non lontana dal centro di Belluno, Clelia La Volpe, mamma della trentaquattrenne, bloccata sull’isola di Socotra assieme a quindici altri italiani dopo la cancellazione di due voli consecutivi. - È vero che la Farnesina aveva sconsigliato lo Yemen come destinazione turistica, ma loro si sono affidati a questo gruppo ed effettivamente da lì gli aerei decollavano e arrivavano senza problemi». Eppure, anche sulla paradisiaca Isola di Socotra, a 350 chilometri dalla costa della Repubblica dello Yemen, qualcosa ha forse scosso gli equilibri nazionali, già fragili a causa di una guerra civile che continua dal 2014: Ludovica Russo, che col suo gruppo ha girato tutta l’isola tra il 22 e il 29 aprile, ha spiegato di non aver avvertito nessuna tensione, finché non ha constatato che il suo volo, che avrebbe dovuto portarla il 30 aprile ad Abu Dhabi, era stato cancellato. «La motivazione è stata il maltempo, cosa che non abbiamo per niente percepito.

Aveva fatto giusto due gocce di pioggia» ha detto ieri la stessa Ludovica. «Abbiamo saputo del problema la prima volta il 30 aprile, quindi subito, e anche se la scusa del maltempo sembrava strana abbiamo dato il beneficio del dubbio che potesse essere davvero così – ha spiegato la signora La Volpe – Considerando invece poi che era stato cancellato anche il volo del 3 maggio, il papà di Ludovica si è attivato. Di apprensione? Certo che ne abbiamo avuta, nel momento in cui ti cancellano due voli consecutivi e ti dicono che non ce ne sarà un altro cominci a preoccuparti eccome. La sentiamo spesso al telefono, anche se non sempre c’è copertura. Non ho dubbi sulle capacità di mia figlia, lavora al Pronto soccorso di Belluno ed è stata anche nel soccorso alpino, ma in quella zona non si capisce bene cosa accada».

DALL’ULSS1

Ludovica avrebbe dovuto rientrare a lavoro domani, lunedì, ma aveva calcolato di potersi rilassare a casa qualche giorno per riprendersi dal viaggio, prima di tornare, letteralmente, in corsia. E infatti dalla direzione dell’Ulss1 arriva l’augurio di rivederla al più presto: «L'Ulss Dolomiti sta seguendo da vicino la vicenda dell’infermiera del Pronto soccorso di Belluno bloccata in Yemen e si è messa a disposizione della professionista per eventuali necessità. Si confida che tutto possa andare per il meglio e che Ludovica possa rientrare in servizio, come previsto, lunedì quando ad attenderla ci saranno i colleghi e la direzione.

IL RIENTRO

Alla domanda se andrà ad accoglierla in aeroporto, la signora risponde con prudenza scaramantica: «Vedremo, intanto aspettiamo che confermino questo volo». L’Unità di Crisi del ministero degli Esteri, anche su richiesta diretta del presidente della Regione Veneto Luca Zaia, è riuscita ad avere le prime risposte sulla riattivazione del collegamento aereo tra i due Paesi subito dopo l’annullamento del secondo volo: Ludovica dovrebbe poter a casa tornare oggi.

Ultimo aggiornamento: 6 Maggio, 11:06 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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