Vip schierati con Israele o Palestina: da Mia Khalifa a Gigi Hadid passando per Quentin Tarantino. E c'è chi viene silurato

Sui social i vip si sono improvvisati influencer sul conflitto israelo-palestinese

Giovedì 19 Ottobre 2023
Tutti i vip che si sono schierati con Israele o Palestina (alcuni perdendo il lavoro): il caso di Mia Khalifa e gli altri

Sono tantissime le personalità pubbliche, più o meno sotto i riflettori, che negli ultimi giorni hanno utilizzato i social per prendere posizione ed esprimersi sul sanguinoso conflitto Israele-Hamas che ha già mietuto migliaia di vittime civili sia tra i palestinesi che tra gli israeliani.

Se alcuni si sono limitati a esprimere il proprio cordoglio per la perdita di vite umane, altri hanno preso una posizione più schierata polticamente, divenendo oggetto di veri e propri casi mediatici: da Mia Khalifa e Gigi Hadid, a Quentin Tarantino, ma anche ​Kylie JennerKim Kardashian, ecco i vip che sono incorsi negli episodi più controversi, beccandosi un sacco di insulti e perdendo (è successo) anche collaborazioni lavorative.  

Mia Khalifa e il siluramento da Playboy

Uno dei casi più eclatanti è stato sicuramente quello che ha coinvolto Mia Khalifa, celebre (ex) attrice pornografica libanese. Lo scorso 9 ottobre - a due giorni dai primi attacchi di Hamas contro Israele - il magazine erotico americano Playboy ha annunciato di aver terminato la collaborazione con la playmate ed ex attrice pornografica libanese Mia Khalifa in seguito alle sue dichiarazioni su X.

«Scriviamo per informarvi della nostra decisione di interrompere la relazione professionale con Mia Khalifa, inclusa l’eliminazione del suo canale dalla nostra piattaforma - ha informato un portavoce della rivista - noi incoraggiamo la libertà di espressione e il dibattito politico costruttivo, ma abbiamo una politica di tolleranza zero per l’incitamento all’odio»

Le dichiarazioni dell’ex playmate, ritenute “disgustose e riprovevoli”, riguardano un tweet in cui Khalifa ha consigliato al gruppo di Hamas di riprendere le loro attività in orizzontale «per poter osservare meglio quello che stava accadendo».

Molti di quei video ritraggono stragi di uomini, donne e bambini e il suo commento ha generato una valanga di commenti indignati che hanno costretto la giovane a pubblicare un secondo post per chiarire le sue parole: «Questa affermazione non sta incitando in alcun modo la diffusione della violenza - ha scritto -.Ho specificamente detto ‘combattenti per la libertà’  perché questo è ciò che i palestinesi fanno, lottare per la libertà ogni giorno». 

Nella risposta successiva agli insulti e al licenziamento di Playboy, Mia Khalifa ha poi ancor più acceso i toni: «Vorrei dire che supportare la causa palestinese mi ha fatto perdere opportunità lavorative, ma sono più arrabbiata con me stessa per non essermi resa conto di star entrando in affari con sionisti».

Gigi Hadid e la risposta di Israele

«Ti teniamo d’occhio». Nel caso di Gigi Hadid, modella di origine palestinese, è direttamente lo Stato di Israele ad intervenire. È successo dopo la condivisione di una storia su Instagram in cui la modella scriveva: «Non c’è nulla di ebraico nel come il governo israeliano tratta i palestinesi. Condannare il governo Netanyahu non è antisemitismo, così come sostenere i palestinesi non significa fiancheggiare i terroristi di Hamas», era scritto nel post condiviso dalla Hadid.

Tanto è bastato affinchè intervenisse l’account ufficiale dello Stato di Israele. «Ehi @gigihadid la scorsa settimana dormivi? O ti va bene chiudere un occhio davanti ai bambini ebrei massacrati nelle loro case? Il tuo silenzio è stato molto chiaro riguardo alla tua posizione. Attenta che ti teniamo d’occhio».

Kylie Jenner

Sull'altro fronte, quello del sostegno ad Israele, si colloca invece Kylie Jenner, che dopo aver condiviso un post in cui manifestava il proprio sostegno ad Israele in pochissimi giorni è arrivata a perdere un milione di follower su Instagram, passando da 400 milioni a 399milioni.

«Ora e sempre, siamo dalla parte del popolo di Israele!», aveva scritto Kylie accanto alla foto di una bandiera israeliana. Moltissimo follower l'hanno però accusata di disinformazione e ipocrisia: è stata giudicata non informata sulle ultime notizie ma comunque desiderosa di fare un post che seguisse i trend social degli ultimi giorni. Una valanga di critiche che l'hanno spinta ad eliminare il post da Instagram.

 

Kim Kardashian 

Kim Kardashian ha invece scritto un messaggio molto personale dove ha raccontato come le immagini della guerra la stiano toccando nel profondo, anche per il suo ruolo di madre. «Mi si spezza il cuore vedendo i video di questi bambini e di queste famiglie terrorizzate e uccise davanti al mondo intero», ha affermato la 42enne aggiungendo: «Come si può non essere devastati da queste immagini orribili? Il terrorismo ha tolto la vita a persone innocenti e ora sia i civili israeliani che quelli palestinesi stanno soffrendo e pagando il prezzo più alto che ci sia».

Quentin Tarantino

Tra le star, c'è anche chi non si limita alle parole: Quentin Tarantino si è addirittura recato in Israele, dove ha visitato una base militare nella zona sud del paese e si è intrattenuto con i soldati, per tirargli su il morale, secondo la sua spiegazione. 

L’account Israel War Room ha condiviso su X una foto in cui il 60enne regista di Pulp Fiction è stato immortalato in mezzo alle truppe israeliane pochi giorni dopo il devastante attacco terroristico di Hamas del 7 ottobre.

Ultimo aggiornamento: 20 Ottobre, 11:39 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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