Da quest’anno cinque milioni di partite Iva potranno pagare le tasse in dodici mesi.
La posizione è condivisa da Fdi e Forza Italia che puntano con forza a cambiare il sistema fiscale, da un lato rendendo più semplice la vita dei contribuenti e dall’altra consentendo un gettito regolare. Non solo. Ci sono altre novità in arrivo: si ragiona, per esempio, sulla possibilità di permettere ai contribuenti di pagare le tasse direttamente con la carta di credito. Anche i contributi previdenziali Inps relativi al secondo acconto potrebbero essere pagati in più mensilità in futuro, mentre adesso vanno versati a novembre in un colpo solo.
LE MODALITÀ
La rateizzazione del maxi-acconto di novembre ha riguardato quest’anno 3,5 milioni di autonomi, professionisti, artigiani e commercianti fino a 170.000 euro di ricavi e compensi.
Se la misura verrà ampliata all’intera categoria delle partite Iva, saranno oltre cinque milioni i soggetti a cui, a partire da quest’anno, non verrà più richiesto di pagare metà delle tasse in anticipo, bensì a consuntivo, dunque ad anno concluso e reddito effettivamente guadagnato.
«Vogliamo rendere la misura strutturale estendendola a tutti, compresi dipendenti e pensionati con altri redditi, con lo scopo anche di abolire la ritenuta d’acconto per un milione di professionisti che, a questo punto, con il pagamento delle tasse in dodici mesi, non avrebbe più ragione d’essere mantenuta», spiega al Messaggero Alberto Gusmeroli.
LE CARATTERISTICHE
L’operazione - ragiona - è a costo zero. Perché gli incassi registrati dopo vengono spostati poi sul bilancio dell’anno precedente. «Quando nel 2020 ho depositato la proposta di legge a mia prima firma per rateizzare l’acconto di novembre da gennaio a maggio dell’anno successivo – sottolinea il presidente della commissione Attività produttive della Camera – il Mef aveva detto che la misura sarebbe costata allo Stato ben 9 miliardi di euro. Così tramite l’Istat ho sottoposto a Eurostat un quesito sulla materia e la risposta è stata che in virtù dei principi contabili questa operazione non comporta aggravi per le casse pubbliche».
Sulla possibilità di dilazionare i pagamenti relativi ai contributi Inps del secondo acconto Gusmeroli aggiunge: «Con il neo presidente dell’Inps, Gabriele Fava, avvieremo senz’altro un’interlocuzione costruttiva al fine di comprendere anche i contributi previdenziali nell’ambito della rateizzazione. La direzione è questa». In un’ottica di semplificazione del sistema fiscale rientra anche il pagamento delle tasse con carta di credito. «Il sommerso si combatte efficacemente oltre che con i controlli, semplificando il sistema fiscale, riducendo gradualmente la tassazione e con un rapporto migliore tra cittadino e fisco. Con Fratelli d’Italia stiamo pensando perciò anche al pagamento delle tasse con carta di credito», conclude Gusmeroli.
I VINCOLI
Le partite Iva intanto stanno tornando ad aumentare e oggi la platea è stabilmente sopra i 5 milioni di effettivi. Vent’anni fa erano più di sei milioni. Oggi è in crescita la quota di partite Iva senza albo od ordine professionale, quindi appartenenti a web designer, social media manager, formatori, consulenti aziendali e informatici. In diminuzione le attività che costituiscono il lavoro autonomo “classico” e che rappresentano quasi il 75% circa del totale: artigiani, piccoli commercianti e agricoltori.
Tra il 2014 e il 2022 il numero complessivo di queste tre categorie è sceso di 495 mila unità. Gli agricoltori sono diminuiti di 33.500 unità (-7,5 per cento), i commercianti di 203.000 unità (-9,7 per cento) e gli artigiani di quasi 258.500 unità (-15,2 per cento).