Milan, Pioli: «Sono state settimane difficili. Le critiche? Normale ci siano»

L'allenatore rossonero è intervenuto in conferenza stampa

Venerdì 3 Novembre 2023 di Salvatore Riggio
Milan, Pioli: «Sono state settimane difficili. Le critiche? Normale ci siano»

Il Milan vuole tornare a vincere dopo la sconfitta contro la Juventus a San Siro (1-0) e il pari beffa con il Napoli (2-2), che brucia ancora. Adesso c’è l’Udinese e i rossoneri devono riprendere il cammino: «Quando una squadra va sullo 0-2 dopo quel primo tempo era lecito aspettarsi di vincere. Così non è stato. Peccato per il gol preso all’inizio della ripresa. Ma ormai è il passato: ciò che conta è domani. Poi è giusto che si siano alzate le aspettative», ha detto Stefano Pioli.

Contro l’Udinese rientrano Thiaw in difesa e Loftus-Cheek a centrocampo, ma non ci saranno Kalulu (resterà fermo quattro mesi) e Pulisic.

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È ancora out anche Chukwueze. Quindi, come esterno destro giocherà uno tra Romero e Okafor: «Avremo la migliore formazione possibile e si parte con l’intenzione di vincere. Come sta il gruppo? Su una cosa sono assolutamente certo e sicuro: non ho mai avuto, neanche nell’anno dello scudetto, un gruppo così compatto, coeso, voglioso e disponibile e anche in tempi così brevi. L’ho detto ai ragazzi: dobbiamo sfruttare questa fortuna», ha aggiunto Pioli. E sulle critiche: «È normale che ci siano se per tre partite il Milan non vince. Noi dobbiamo lavorare per migliorarci perché su tre scontri diretti non ne abbiamo vinto nemmeno uno: dobbiamo alzare il nostro livello. Gli infortuni? Le ultime due settimane sono state difficili. Presto miglioreremo questa situazione, ma domani avremo qualche problema soprattutto nel reparto difensivo».

 

Si parla di un ritorno di Ibrahimovic in un ruolo da tramite tra squadra e allenatore: «Non lo so. A Milanello lavoro con tantissime persone, parlo spesso con Moncada e Furlani e il club è strutturato per supportarci. Se il club e Zlatan decideranno di creare altre situazioni, sapete quanta stima ho per lui, per me non ci sarebbero problemi. Io sono un allenatore fortunato. La società mi mette sempre nelle condizioni ideali per fare il mio lavoro».


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