La risata è femmina, al pubblico piace e il mercato risponde, aprendo le porte di cinema e tv alle comiche di nuova generazione.
Lol, il cast della seconda stagione: il nome dell'attore fa boom su Twitter. Di chi si tratta
LE RAGIONI
Alla base del fenomeno, secondo la 38enne pugliese Daniela Delle Foglie, tra le autrici di CCN e della serie Sbagliata, podcast ideato insieme a Virginia Valsecchi con la seconda stagione in arrivo a fine anno, «c'è la capacità di fare squadra. Non solo lavoriamo bene insieme, ma collaboriamo più degli uomini. E contiamo su una caratteristica tutta femminile: l'affidabilità». Finisce per cadere, così, anche l'ultimo dei tabù sulla comicità delle donne: che una bella ragazza non possa far ridere. «Mi hanno detto di tutto: che mi sarei dovuta imbruttire per far ridere e che la bellezza sarebbe stata il mio più grande problema - racconta Claudia Napolitano, 22enne di Napoli, in gruppo con i The Jackal e prossimamente nella serie Netflix Generazione 56k - A parte che la bellezza è una cosa relativa, ammetto di aver dovuto fare un doppio passaggio per convincere gli altri di saper essere anche un'attrice brillante».
Anche la 21enne casertana Aurora Leone è entrata nel gruppo dei comici napoletani, dopo essere stata notata nel reality Italia's Got Talent: «Erano alla ricerca di comiche donne per ampliare il loro raggio d'azione, e il primo pezzo che ho realizzato per loro è stato uno sketch sul ciclo. Mi piace ironizzare su me stessa: essendo una donna parlo del mio mondo, normalizzando quel che per gli uomini magari è un tabù».
Presto a fianco di Giraud in CCN, ma forte di una gavetta che ha attraversato la nuova tv delle ragazze di Serena Dandini, il programma di Rai2 Battute e il recente show comico di Rai4 Pigiama Rave di Saverio Raimondo, per la 30enne romana Guia Scognamiglio «il segreto è l'empatia. Quando una donna riesce a liberarsi di tutte le sovrastrutture, e si concede la libertà di essere buffa, goffa ma non necessariamente carina, è un atto liberatorio».
IL DIGITALE
Fuori dal coro la voce della milanese Valeria Graci, 41 anni, ex compagna di palco di Katia Follesa, inviata di Striscia la Notizia e lo scorso marzo alla co-conduzione del PrimaFestival di Sanremo: «Sicuramente il digitale ha cambiato le cose, dando una vetrina a persone che altrimenti avrebbero fatto fatica a farsi conoscere. Ma le donne brave a far ridere sono poche, e c'erano anche prima del boom. Quando lavoravo con Katia ci facevano le stesse domande di adesso: ora vanno tutti pazzi per la comicità femminile, ma secondo me è una moda periodica».
Al lavoro su una «grande serie internazionale per la tv», dopo il grande successo web con la serie Sbratz, secondo la 29enne romana Serena Tateo «questo rinascimento è in parte dovuto alla fortuna della stand up, un genere che ha convinto le donne a mettersi in gioco affrontando sentimenti per cui non siamo state educate, cioè la rabbia e il conflitto. La tv sta facendo passi avanti, ma serpeggia il malumore per il moltiplicarsi di prodotti al femminile. La comicità è neutra, ma chi ha detto che il neutro sia per forza maschile?».