Se fate parte di un gruppo di genitori su WhatsApp e i vostri figli stanno per partire per la gita di classe, due sono le soluzioni: silenziare le chat o partecipare alle centinaia di messaggi che bombarderanno i vostri cellulari.
Con le dovute distinzioni tra elementari, medie e licei, la reazione di un genitore che vede il proprio pargolo salire su un pullman è sempre la stessa: lo guardiamo come se dovesse partire 7 anni in Tibet. Mangerà? Dormirà? Si laverà? E poi partono le polemiche, molte riguardano le destinazioni scelte: perché optare per una gita in campagna invece che una città d'arte? E poi c'è la questione telefonini, i docenti spesso ne vietano l'utilizzo, i genitori invece li vorrebbero h24: «Come faccio a sapere se mio figlio sta bene?». Dispiace per quelle mamme e papà che vorrebbero geolocalizzarli ma la vera esperienza per loro è partire e liberarsi dalla rete: quella del web e forse anche un po' dalla nostra.