Sale la Tariffa per i Rifiuti, la Tari.
La Tari
L’ammontare della Tassa Rifiuti per le utenze domestiche è calcolata in base ai metri quadrati calpestabili dell'immobile compresi box/posto auto, cantine, soffitte, escluse le aree scoperte (balconi, terrazzi, giardini) e al numero degli occupanti l'immobile come risulta dagli elenchi anagrafici di Roma capitale. L’aumento, spiegano dal Campidoglio, è legato alle variazioni che l’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente (Arera) ha certificato sull’incremento di costi, sull’adeguamento Istat, l’inflazione. Si tratta di variazioni pluriennali che sono, per semplificare, simili a quelle che determinano le variazioni in bolletta del costo della luce o del gas. E la Tari non è immune da queste. La promessa del Comune è quella di non avere ulteriori rincari per il prossimo anno sia intensificando la lotta all’evasione della Tari che ha dato ottimi risultati, sia, qualora fosse necessario, intervenendo con stanziamenti appositi.
Investimenti
Anche perché nel frattempo, Ama cerca di migliorare il servizio per la città: giusto poche ore fa, Invitalia, in qualità di Centrale di Committenza, ha pubblicato le gare per la realizzazione di due nuovi impianti destinati al trattamento del multimateriale, che sorgeranno all’interno degli stabilimenti aziendali di Rocca Cencia e Ponte Malnome.
Ogni impianto sarà dotato di 2 nuove linee parallele da 50mila tonnellate annue, una dedicata alla lavorazione della “frazione cellulosica” (carta e cartoni) ed una dedicata al trattamento e recupero delle frazioni plastiche, che consentiranno il trattamento complessivo di circa 200mila tonnellate annue provenienti dalla raccolta differenziata. Nello specifico verranno trattati i rifiuti provenienti da carta e cartone e imballaggi in materiale misto (imballaggi di carta e cartone; in plastica; compositi; in materiali misti; carta e cartone prodotti dal trattamento meccanico dei rifiuti provenienti dalla raccolta differenziata di rifiuti urbani e speciali). I due nuovi impianti, si aggiungono a una serie di azioni messe in campo nell’ultimo biennio per trarre Ama fuori dal caos in cui era precipitata dalla chiusura di Malagrotta in poi. Il primo passo è l’acquisto di nuovi mezzi pesanti: 123 camion per 158 milioni di euro con gara già pubblicata. Il secondo, quello della fornitura di nuovi cassonetti: 35 milioni di euro il valore dei 52mila cassonetti. Tra questi, 18.500 nuovi cestoni gettacarte, quasi il triplo di quelli attualmente posizionati sul territorio (pari a circa 6.300) dotati sia di sensore di riempimento che avverte Ama quando il cestino è pieno all’80% e con un sistema di compressione del volume dei rifiuti per aumentarne la capacità. L’ultimo provvedimento in tema di impiantistica, ovviamente, è quello di avviare la costruzione di un termovalorizzatore in grado di eliminare la dipendenza della città dall’impiantistica di altre province e regioni.