Un monopattino elettrico abbandonato sul marciapiede si trasforma in un ostacolo insormontabile per una donna non vedente di 68 anni che, impossibilitata a schivare l’ostacolo, inciampa nel veicolo fratturandosi entrambi i polsi.
L’incidente, verificatosi intorno alle ore 10 dello scorso 13 gennaio, ha visto come involontaria protagonista la signora P.P. che camminava con il suo bastone bianco all’inizio della circonvallazione Trionfale.
«La rabbia è tangibile quando si pensa al tormento che dovrà affrontare questa donna: la dipendenza da altri per le più semplici attività quotidiane, le settimane di dolore e riabilitazione, il trauma psicologico che potrebbe segnarla per sempre – commenta il presidente dell’Unione italiana ciechi e ipovedenti di Roma, Giuliano Frittelli -. Non si tratta di un caso isolato: i monopattini elettrici, salutati come una soluzione sostenibile per il traffico cittadino, stanno diventando una vera e propria piaga per i pedoni, in particolar modo per i non vedenti e gli ipovedenti che si affidano alla loro abilità e ai loro sensi per muoversi in sicurezza. Ma cosa possono i sensi contro l'indifferenza e l'irresponsabilità? E dove sono le autorità preposte alla regolamentazione di questi nuovi mezzi e le sanzioni per chi non rispetta le regole basilari della convivenza civile? La città è di tutti, non solo di chi corre su due ruote elettriche».