Mestre. La resa di Baessato, chiude la storica cartoleria aperta da 100 anni in piazza Ferretto. Il gestore in lacrime: «Costi troppo alti»

Martedì 14 Maggio 2024 di Elisio Trevisan
Mestre. La resa di Baessato, chiude la storica cartoleria aperta da 100 anni in piazza Ferretto. Il gestore in lacrime: «Costi troppo alti»

MESTRE - Chiude anche Baessato. 1921-2024. Piazza Ferretto e Mestre perdono un altro pezzo della loro identità, quel poco che arriva di nuovo è spesso senza carattere, grandi gruppi, marchi che si trovano ovunque, e tanto cibo e bevande capaci di sfamare e dissetare un esercito, che però non c'è.

Baessato è "La" cartoleria di Mestre con i regali di pregio comprese le penne stilografiche per i professionisti. Ma pure i professionisti dal centro città sono quasi scomparsi. Quest'attività commerciale è una delle ultime storiche della piazza e anche una delle ultime cartolerie della città (c'erano Benetta in via Rosa, Bosio in via Piave, Casa della Penna in via Cappuccina, Beccari in via Olivi, le otto Testolini tra Venezia e Mestre, è rimasta Pacinotti in via Linghindal).

LE CAUSE

I cugini Andrea e Luigi Baessato hanno avviato la liquidazione totale fino al 30 giugno, per svuotare il negozio e affittarlo. «Ma difficilmente sarà una cartoleria, il settore è morto non solo per l'avvento delle tecnologie digitali: i costi troppo alti di gestione, la burocrazia insostenibile per le attività familiari, il decreto Bersani che ha ucciso le piccole realtà, e il mercato che a Mestre sta evaporando. - commenta Andrea con le lacrime agli occhi - Io farò qualcos'altro ma un pezzo di cuore resta tra queste mura che sono di proprietà della nostra famiglia, e non avere un affitto da pagare ci ha permesso di tenere aperto fino ad oggi». Era stato il nonno Luigi Baessato nel 1921 ad avviare in piazzetta Edmondo Matter 21 la cartolibreria, al posto di una banca (l'Istituto di credito marittimo) e, prima ancora, del bar Iris; per un periodo, inoltre, in quell'area ci fu il primo cinema della famiglia Furlan che poi costruì l'Excelsior, il Corso, il San Marco, il Marconi e, alla fine, ha realizzato il multisala Img in piazzale Candiani. Poi il negozio (che vendeva anche i libri scolastici così di generazione in generazione i bambini diventavano i clienti adulti) passò ai due figli Renzo e Antonio, e infine ai loro figli, i cugini Luigi e Andrea con la madre di quest'ultimo, Mary, in cassa e al banco.

CHI RESISTE

Oggi cosa rimane della Mestre che a Natale faceva lunghissime code per comperare un regalo da Baessato costretto, in quei giorni, ad aprire una seconda cassa? Restano la drogheria Caberlotto, il ristorante ai Veterani, il negozio di abbigliamento Al Duca D'Aosta, una tabaccheria, le pelletterie Zubiolo e poco altro. Bisognerebbe pagarli perché continuino ad alzare le serrande in questa piazza dove ormai non ci si dà più appuntamento come avveniva quando i ritrovi erano davanti a Baessato, al Duca D'Aosta e ai due bar che si fronteggiavano e preparavano gli spritz per gli operai e gli studenti di sinistra o per i giovani e gli adulti di destra: oggi la piazza è una monotona e anonima passeggiata su è giù, al centro, senza deviazioni nei negozi e con poche soste nei locali che vivono grazie ai mestrini incalliti che non si vogliono arrendere, a un po' di turisti e a qualche veneto che arriva quasi per caso. «Stiamo assistendo a un radicale cambiamento sociale della città e non siamo preparati: - continua Andrea Baessato - Mestre ha i problemi delle grandi città senza, però, essere una grande città e senza averne il tessuto economico in grado di reggere gli urti». In piazza, come avevamo anticipato, stanno per aprire due librerie, una pizzeria, un negozio di erboristeria che andranno a coprire un po' di buchi lasciati dalla desertificazione che ha colpito un po' tutti i centri città. Resta da capire se le nuove aperture e i negozi già esistenti riusciranno a ridare un'anima a piazza Ferretto perché è l'unico elemento che può fare la differenza con i centri commerciali.

Ultimo aggiornamento: 15 Maggio, 09:37 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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