Suite, spa e mega giardino: alle Zitelle spunta un altro hotel di lusso

Mercoledì 15 Maggio 2024 di Marta Gasparon
Il fronte delle Zitelle diventerà con il grande giardino diventerà parte di un hotel di lusso

VENEZIA - Il progetto di riqualificazione dell'hotel Les Airelles alla Giudecca (ex Palladio, di proprietà Bauer) è approdato ieri, 14 maggio, in Commissione, chiamando i consiglieri ad esprimersi su un complesso alberghiero dal passato movimentato, cominciato nel 2016 con la vendita di prestigiosi gioielli del Gruppo Bauer, come nel caso di alcuni complessi alle Zitelle, ritenuti all'epoca non più centrali per l'azienda. Un intervento consistente, quello in corso, dal costo di circa 6 milioni, volto a diminuire il numero delle stanze - da 90 a 50, che si concentreranno nella Villa F e nell'hotel Palladio - e a incrementare il livello dei servizi, in linea con gli standard di lusso del brand.
Ad acquisire il complesso è stata Project Giudecca Srl, società controllata del Gruppo Airelles, poco prima del Covid.

Se la società è proprietaria degli edifici Sp1 (ex magazzino Spa), Villa F e Conventino, è locataria invece di Palladio, Domus e Annex, di proprietà di Ipav. Un contratto sottoscritto fino al 2034, con tacito rinnovo per ulteriori 9 anni, fino al 2043; lo stesso che la vecchia proprietà del Bauer aveva stipulato a suo tempo con Ipav.

GIARDINI
Dettagli forniti ieri dall'architetto Massimo Da Lio, che ha sottolineato come alcuni interventi di riqualificazione in programma possano essere effettuati per via diretta, mentre altri necessitino di un'azione in variante, come nel caso di una serie di modifiche da apportare nell'area dei giardini, in accordo con la Soprintendenza. La stessa che, proprio in merito agli spazi verdi, alla conferenza dei servizi aveva espresso parere favorevole al progetto, portando però alcune osservazioni. Da Lio ha poi riferito che l'intervento complessivo comporterà per il Comune un introito di circa 400mila euro, suddivisi in contributo straordinario e oneri di costruzione (poco più di 95mila euro). «Oggetto di variante sono anche la nuova piscina profonda 1 metro e 40, nonché la porzione dell'edificio Sp1, in cui è previsto venga realizzata una sorta di ala privè del ristorante. Il cambio della destinazione d'uso dell'Sp1, l'unico capannone che ad oggi non ha quella ricettiva ma artigianale, abbraccia una superficie di circa 260 mq, mentre l'ampliamento complessivo previsto dal progetto è pari a 72 mq. La destinazione d'uso della parte Ipav? Ricettiva è e tale rimane. Ipav è a conoscenza degli interventi».

SPA E ASCENSORE
Nell'ultimo periodo intanto sono già stati avviati piccoli interventi di ristrutturazione già consentiti secondo la variante per la città antica. Fra le altre cose, nell'area Palladio verranno organizzate 4 sale di trattamento Spa e previsto un terzo ascensore, mentre all'interno della Domus verranno creati piscina e centro benessere. L'Annex verrà utilizzato come spazio "tecnico" e la piscina esterna già esistente, da ridurre nella profondità, diventerà quadrata.
Il capogruppo Pd in Consiglio, Giuseppe Saccà, ha espresso la necessità di invitare in Commissione anche il presidente di Ipav, Luigi Polesel, in quanto parte dell'operazione, e il consigliere Giovanni Andrea Martini (Tutta la Città insieme!) ha chiesto di approfondire i rapporti fra Ipav e soggetto privato. Sara Visman (M5S) si è chiesta in quale direzione la città, «che stiamo trasformando in una serie di alberghi di lusso», stia andando e se «questo è ciò che realmente vogliamo per il suo futuro».
 

Ultimo aggiornamento: 16 Maggio, 09:54 © RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci