VENEZIA - «Non solo prende le distanze dalla ricostituita Mala del Brenta ma anzi la disconosce, essendosi lui stesso, il boss, pentito». Lo dice l'avvocato Rolando Iorio, difensore di Felice Maniero, commentando l'operazione dei carabinieri del Ros che ha portato a sgominare un nuovo gruppo criminale nato proprio sulla scia delle gesta di "Faccia d'angelo" e dei suoi sodali. Secondo gli investigatori, gli indagati avrebbero pianificato diversi attentati ai danni non solo di singoli criminali con i quali erano entrati in concorrenza ma anche di alcuni collaboratori di giustizia ritenuti responsabili delle proprie condanne, risalenti agli anni '90 e 2000.
«Maniero non ha paura, anzi - garantisce il suo avvocato - un pò per il suo carattere guascone un pò perché non è né si ritiene responsabile degli anni di carcere che si sono fatti altri dopo le sue dichiarazioni confessorie. A riprova del fatto che non teme per la sua incolumità c'è il fatto che prima dell'arresto, avvenuto a ottobre del 2019, è stato per anni libero, sarebbe potuto tranquillamente andare in qualsiasi parte del mondo, ricostruirsi una nuova vita, avendo pure un'altra identità. Invece è rimasto in Italia, nel suo ambiente, nel suo territorio».