L'università di Padova apre a Chioggia il corso di laurea triennale in Infermieristica

Sarà ospitato nella sede dell'Autorità portuale in Val da Rio

Mercoledì 24 Aprile 2024 di Alvise Sperandio
L'università di Padova apre a Chioggia il corso di laurea triennale in Infermieristica

CHIOGGIA - A quasi 30 anni di distanza dall'ultima volta, che al tempo era all'ospedale, torna a Chioggia il corso di laurea triennale in Infermieristica: 50 posti che saranno attivati dall'Università di Padova dal prossimo anno accademico al padiglione ex Aspo-Azienda speciale dell'Autorità portuale, di proprietà demaniale, in via Maestri del Lavoro, che già durante la pandemia da Covid era stato riconvertito a uso sanitario, ospitando le vaccinazioni. La sede, di 600 metri quadrati, avrà aule per la didattica frontale, laboratori e uffici amministrativi. L'annuncio è stato dato ieri a Venezia dall'assessore regionale alla Salute Manuela Lanzarin: «In quattro anni ha detto l'offerta formativa in Veneto per infermieri è cresciuta da 1.200 a 1.780 posti, ma il fabbisogno sarebbe il doppio.

Continuiamo nella politica di apertura di corsi diffusi sul territorio: il presidio territoriale e la formazione in loco assicurano una copertura maggiore. Nel frattempo anche gli infermieri dipendenti sono cresciuti dai 22.395 del 2019 agli oltre 24 mila del 2023».


FARE SISTEMA
Il direttore generale dell'Ulss 3 Serenissima Edgardo Contato ha dichiarato che «ancora una volta possiamo dire che porta i suoi frutti una delle lezioni più importanti che ci ha lasciato in eredità la pandemia, e cioè la necessità e l'utilità di fare sistema tra enti e istituzioni: è solo attraverso questa collaborazione che oggi possiamo portare anche a Chioggia l'attività formativa per le professioni sanitarie che già vengono svolte con l'ateneo padovano a Venezia, a Mestre e Mirano», dove gli iscritti continuano a crescere, attualmente a quota 459, con 200 matricole solo quest'anno, contro i 360 del 2023 e i 291 del 2022. Il presidente dell'Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Settentrionale, Fulvio Lino Di Blasio, ha parlato di «un'ulteriore occasione di apertura e integrazione del porto con la città grazie allo svolgimento di attività di carattere formativo compatibili, per caratteristiche e flussi, con il contesto operativo portuale e soprattutto che consentiranno agli operatori portuali pubblici e privati, attraverso l'attivazione di convenzioni, di poter beneficiare di strumenti conoscitivi oggi fondamentali allo svolgimento dell'attività portuale perché legati alla salute e quindi anche alla sicurezza, da sempre al centro della nostra azione». Soddisfazione è stata espressa dal presidente della Scuola di Medicina dell'Università di Padova, Angelo Paolo Dei Tos: «La formazione e il tirocinio sul campo sono cruciali e si svolgono in stretta correlazione con l'Amministrazione comunale», mentre il sindaco Mauro Armelao ha sottolineato che «avere un corso in città evita ai nostri giovani il disagio e le spese del pendolarismo e offre loro opportunità di lavoro in loco: saranno una grandissima risorsa per la città e per la sanità». L'Ulss 3 ha ricordato che sul versante delle professioni sanitarie, oltre a quello in Infermieristica sono attivi a Venezia i corsi di laurea in Fisioterapia, con 83 iscritti, e in Tecniche audiometriche, 31, sempre dell'Ateneo patavino.


LE OPPORTUNITÀ
Per quanto riguarda il nuovo corso, sono previsti il primo anno 60 crediti formativi e 480 ore di tirocinio; il secondo 60 e 600; il terzo 60 e 720. Molte le opportunità: chi vuole continuare a studiare potrà poi fare la magistrale, master e dottorati di ricerca; per chi cerca lavoro, con la penuria di personale che c'è negli ospedali e non solo, uno sbocco professionale per un infermiere laureato, con i tempi che corrono, è abbastanza garantito.

Ultimo aggiornamento: 25 Aprile, 09:27 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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