Caos contributo d'accesso e tassa di soggiorno, l'allarme: «Chi è esente dal ticket non vuole pagare neanche l'altra, dicono che Venezia è esosa»

Martedì 7 Maggio 2024 di Tomaso Borzomì
Caos contributo d'accesso e tassa di soggiorno, l'allarme: «Chi è esente dal ticket non vuole pagare neanche l'altra, dicono che Venezia è esosa»

VENEZIA - Turisti esenti dal contributo di accesso perché dormono in albergo o in b&b, ma che non vogliono pagare la tassa di soggiorno perché a Venezia si è "esosi". L'ultima lamentela arriva da una parte del settore dell'extra-alberghiero, che spiega come in alcuni casi si sia arrivati alle offese, oltre che al rifiuto di sborsare quattrini per una tassa dovuta. Ondina Giacomin, presidente dell'Abbav (l'associazione di locatari brevi) racconta che «il turista arriva già munito di codice di esenzione dal contributo di accesso perché se lo scarica via internet, però in alcuni casi non vuole pagare la tassa di soggiorno perché c'è confusione.

Una parte dei turisti ritiene di essere già esente. Non è facile far capire la differenza tra i due costi. Soprattutto per gli stranieri».

LE DIFFICOLTÀ

Un problema comunicativo, quindi, sollevato proprio dall'associazione di categoria, che lamenta difficoltà a far comprendere la situazione ai clienti: «Quando arrivano, pensano di non dover pagare. A un italiano diventa semplice spiegarlo, ma a un russo, cinese, azero o indiano non è semplice far capire come stanno le cose». E così più di qualche affittacamere si è trovato a rispondere in prima persona: «Ad ora una decina di soci si sono fatti vivi. In alcune occasioni qualcuno ha preferito sborsare di tasca propria il prezzo della tassa di soggiorno pur di non aver fastidi. C'è però chi ha litigato con gli ospiti, ricevendo in cambio insulti». Per questo Giacomin chiede che si lavori per rendere più chiaro il contributo: «Forse servirebbe una comunicazione più precisa, per chiarire che chi dorme a Venezia ha diritto all'esenzione, purché paghi la tassa di soggiorno». A ciò la presidente aggiunge: «In questo periodo, solitamente da tutto esaurito, abbiamo registrato un calo di fatturato del 30%, ricevendo risposte dai turisti che ci dicono "allora preferiamo andare a Parigi"». La questione non desta gli stessi problemi all'Ava (gli albergatori) come spiega il vicedirettore Daniele Minotto: «C'è stato qualcuno che all'inizio non voleva pagare la tassa di soggiorno, e la reception di una struttura organizzativa alberghiera è riuscita a far fronte alle esigenze della clientela, chiarendo la differenza tra le due». Oltre a questo, gli albergatori hanno adottato un altro sistema: «In aggiunta al sistema di accoglienza e di prenotazione, abbiamo invitato gli hotel a scrivere sui propri siti che gli ospiti sono tenuti al pagamento della tassa di soggiorno e non al contributo di accesso. Poi, se qualcuno ha dubbi, la reception attiva 24 ore al giorno riesce a fornire soluzioni». Per l'assessore comunale al Bilancio, Michele Zuin, «risulta un po' strano che questa segnalazione venga fatta dopo undici giorni di sperimentazione e a mezzo stampa, successivamente all'emissione di oltre 500mila QR Code». Al di là di questo Zuin chiede la collaborazione da parte delle categorie nell'individuare eventuali punti deboli, specie in questa fase di sperimentazione: «Se ci sono stati comportamenti irregolari, invitiamo a segnalarli alle autorità competenti. Da parte nostra rafforzeremo comunque la comunicazione perché non ci siano fraintendimenti, anche con la collaborazione delle associazioni di categoria che in questo caso devono semplicemente avvisare che il contributo d'accesso è alternativo alla tassa di soggiorno e che se uno è esente per il primo deve chiaramente pagare l'altra».

RAPPORTI PIU' PERSONALI

Da ultimo l'assessore evidenzia che «forse un rapporto più "personale" con il cliente, come ha spiegato il sindaco in quello che vuole proporre (cioè stop a codici e scatolette, ma check-in fatti di persona), avrebbe potuto evitare queste lamentele. Credo che la presenza di una persona pronta a spiegare i due tributi e il loro essere alternativi non creerebbe tensioni».

Video

Per acquistare il ticket di ingresso a Venezia clicca qui

Ultimo aggiornamento: 17 Maggio, 16:50 © RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci