SANTA MARIA DI SALA - La Speedline di Santa Maria di Sala non si tocca. Dopo la notizia di possibile chiusura dello stabilimento veneziano controllato dalla multinazionale con base in Svizzera Ronal Group, diffusa dal sindaco della Città Metropolitana di Venezia Luigi Brugnaro, ieri i sindacati sono passati subito all'azione. Proclamata un'ora di sciopero, più stato di agitazione e blocco degli straordinari.
Il sindaco Brugnaro
Il sindaco Brugnaro ieri è tornato su questa crisi annunciata: «Speravo di essere smentito, invece c'è un silenzio pietrificante sulla Speedline. La chiusura sarebbe un colpo durissimo. Tra l'altro non sta fallendo l'azienda. Questi vanno via, in Polonia, in Germania». «Il 6 dicembre sarà l'occasione per capire quali siano realmente i piani del gruppo svizzero su Speedline - informano in un comunicato Fim Cisl e Fiom Cgil della fabbrica veneziana -. Crediamo che tutte le istituzioni si debbano sentire coinvolte in questa vertenza. Vogliamo un progetto industriale che sappia guardare oltre l'attuale congiuntura e che possa garantire l'occupazione mantenendo nel territorio conoscenze e tecnologie. Non possiamo permettere che una realtà industriale strategica e fondamentale per il nostro territorio venga chiusa». Per i sindacati «sono a rischio oltre 600 lavoratori, più tutto l'indotto. Bisogna costringere la direzione Ronal ad un impegno serio su questa azienda e sul nostro territorio».
IN BILICO ANCHE MESTRINO
Speedline non è la Whirpool, si fa capire tra le organizzazione sindacali. L'impressione è che si aprirà una trattativa complessa e lunga, complicata dai problemi di competitività dell'impianto che sarebbe in perdita per una ventina di milioni. Ronal ha stabilimenti in tutto il mondo, Germania, Polonia e Spagna in Europa, in totale 8mila addetti e nel 2019 evidenziava vendite per 1,2 miliardi di euro.