Udine. Ritrova libretto bancario del 1945
Ora vale un tesoro: un milione di euro

Sabato 18 Giugno 2011 di Lorenzo Padovan
Federico Davide con il libretto di deposito (PressPhotoLancia)
UDINE - Sessantasei anni dopo ha trovato, nella vecchia vetrina di famiglia, il libretto bancario che potrebbe garantirgli un tesoro pari a un milione di euro. Protagonista della vicenda Federico Davide, 76 anni, pensionato di Tarcento, da sempre residente a Udine. Ha appreso dalla Tv che un tale aveva ritrovato, in soffitta, un titolo di deposito appartenuto agli avi e ha pensato che la stessa fortuna sarebbe potuta capitare a lui, se solo si fosse ricordato dov'era stato messo quel libretto dell'anteguerra che il nonno gli aveva aperto, depositando 5 mila lire di allora.



Per stanare il nascondiglio ha chiamato a raccolta figli e nipoti: tutti impegnati nelle ricerche di un libricino consunto con quelle poche righe contenenti la cifra della somma depositata e gli interessi maturati nei primi anni, prima di scordarsi dell'esistenza del capitale accantonato. Ricerche estenuanti che, come nelle favole a lieto fine, sono terminate con il ritrovamento del libretto.



È stato emesso nel 1945, alla filiale di Tarcento della Banca Cattolica del Veneto, su disposizione del nonno, che aveva però imposto una clausola per l'incasso della somma: il compimento della maggiore età del piccolo Federico, soglia che all'epoca era fissata a 21 anni. Superata la fatidica data, il beneficiario non ha provveduto immediatamente a farsi consegnare il denaro e così il libretto è finito nel classico dimenticatoio.



Fino a quando la Tv non ha raccontato una vicenda simile a quella della famiglia Davide, che oggi chiede di entrare in possesso della somma spettante, naturalmente maggiorata degli interessi, della rivalutazione monetaria e della capitalizzazione. «Secondo i calcoli fatti dallo studio legale romano cui ci siamo affidati per il recupero dei soldi - ha spiegato il titolare del libretto - per circa 66 anni di "giacenza" la cifra iniziale ha fruttato quasi 1 milione di euro».



Ma chi liquiderà una somma così ingente, visto che quella banca non esiste più? L'istanza legale è stata prodotta alla Banca d'Italia ed al Ministero delle Finanze, che solitamente subentrano nei rapporti per gli Istituti di credito non più operativi.
Ultimo aggiornamento: 21 Giugno, 19:05 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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