UDINE - Le braccia che stanno per portarsi al collo di qualcuno, uno strattonamento, un bottiglia che viene spaccata. L'analisi della biomeccanica del corpo umano attraverso le immagini fornite dai sistemi di videosorveglianza, combinata con degli algoritmi di alert in tempo reale, in grado di captare e intercettare comportamenti potenzialmente pericolosi, dando alle forze dell'ordine la possibilità di intervento immediato o addirittura preventivo.
L'IDEA
Ad aver avviato la sperimentazione tre mesi fa la società friulana Md System Spa fondata da Marco Cavalli, in una collaborazione pubblico-privata con l'Università di Udine e in particolare con il Dipartimento di Scienze Matematiche, Informatiche e Fisiche guidato dal professore Gian Luca Foresti. I primi risultati applicativi sono stati presentati nei giorni scorsi in città durante la due giorni del G7 della sicurezza, ospitato a Palazzo Garzolini di Toppo Wasserman durante il convegno su "Intelligence e Sicurezza", organizzato in collaborazione con NetPatrol, Karmasec, HtS e Md Systems, inserito all'interno del Master e Alta Formazione dell'Università degli studi di Udine. «Iniziativa che ha visto la partecipazione di security manager di primo piano a livello nazionale e internazionale spiega Marco Cavalli e che pone Udine e il Friuli tra i battistrada a livello italiano in questo settore». Tra loro i responsabili sicurezza di aziende come Ferrero, Sky, FedEx, Brembo che hanno fatto dei sistemi di sicurezza aziendali un must per preservare i loro business sempre più a rischio hacker. Presente anche Umberto Saccone, ex dirigente del Sismi e Eni che si è confrontato sul ruolo del garante per la sicurezza che riveste un ruolo sempre più fondamentale all'interno di una azienda e di una comunità, «un profilo che negli anni si è rivelato uno dei migliori investimenti da cui poter anche trarre profitto» ha specificato ancora Cavalli, il quale tornando poi sul sistema predittivo in fase di perfezionamento, fa notare come gli ambiti applicativi siano i più vari: «Ci vorranno ancora al massimo tre mesi di tempo per la consegna del sistema chiavi in mano, noi vorremmo donarlo a Questure o centrali delle forze dell'ordine per aprire una breccia rivoluzionaria in fatto di gestione della sicurezza urbana». Risse, violenze, furti, sono sempre di più all'ordine del giorno, «ma penso anche al tema del trasporto pubblico fa notare con questo sistema per esempio riusciremmo a sgravare gli autisti dai compiti, non loro, di evitare problemi a bordo dei mezzi. L'obiettivo è non arrivare troppo tardi, ma arrivarci presto se non addirittura anticipare eventuali situazioni di rischio, eliminando così gli attuali colli di bottiglia nei sistemi di segnalazione dei crimini, soprattutto dei più violenti, dove i minuti o addirittura i secondi diventano fondamentali. Le sperimentazioni che stiamo conducendo ci danno il 100% di riscontro positivo».
IL COLPO
Intanto a Fagagna colpo grosso in un'abitazione: i malviventi sono riusciti a portare via valori e beni per circa 20mila euro, introducendosi nella villa senza dare nell'occhio. Indagano i carabinieri di San Daniele del Friuli.