«Effetti avversi con i vaccini», medico trevigiano sospeso dal lavoro e senza stipendio

Sabato 25 Marzo 2023 di Mauro Favaro
Valerio Petterle

VITTORIO VENETO (TREVISO) - Sospeso dal lavoro per due mesi, dall'inizio di aprile alla fine di maggio, con annesso taglio dello stipendio. Il motivo? Alcune frasi su un presunto aumento delle morti improvvise e sul rischio di eventuali reazioni avverse anche a lungo termine collegate ai vaccini contro il Covid. È questo il provvedimento disciplinare deciso per Valerio Petterle, 63 anni, medico necroscopo dell'Usl della Marca, inserito nell'equipe del servizio Igiene e sanità pubblica dell'ex Usl di Conegliano e Vittorio Veneto, tra le altre cose formato anche in omeopatia e in antroposofia, dottrina teosofica alla base del movimento promosso da Rudolf Steiner.


L'INTERVISTA CONTESTATA
Nelle scorse settimane Petterle, già candidato sindaco con il Grande Nord a Vittorio Veneto nel 2019, aveva parlato con il giornale "La Verità" raccontando che dal suo osservatorio, quello di chi certifica i decessi sul territorio, le morti improvvise sono in aumento e che la metà dei decessi è per Sads, la sindrome della morte improvvisa dell'adulto. «Tra i defunti di mezza età, uno su due era sano - si legge - e in tutti noto danni alla ghiandola pineale, come se il loro sistema immunitario fosse deteriorato». Dichiarazioni sulle quali si allunga l'ombra di eventuali effetti collaterali del vaccino anti-Covid. Non a caso lo stesso Petterle, sempre attraverso il giornale, ha fatto trasparire la preoccupazione per il numero di infarti del miocardio e la richiesta di eseguire più esami post mortem. Frasi che ora il medico non conferma e non smentisce. «Ho fatto una chiacchierata» si limita a dire. Fatto sta che evidentemente l'Usl della Marca non ha considerato fondate le nette prese di posizione in materia. Da qui il provvedimento disciplinare.

C'è già stata una prima comunicazione. Ora si attende solamente l'atto ufficiale. «Sono tra color che son sospesi, nel senso dantesco - spiega il diretto interessato - non so se lunedì potrò andare a lavorare. Adesso la questione è in mano agli avvocati». Per il momento non va oltre. Almeno a livello formale, il nodo riguarda in particolare il rispetto del codice di comportamento dei dipendenti dell'azienda sanitaria trevigiana. Ad oggi non risultano pronunciamenti da parte dell'Ordine dei medici di Treviso. Ma non è escluso che l'azienda sanitaria possa segnalare il caso anche all'Ordine.


NO-VAX IN CAMPO
E a quel punto potrebbe mettersi in modo un iter parallelo. Nel frattempo il mondo dei Free-vax e dei No-vax si schiera più che mai compatto accanto a Petterle. A cominciare da Riccardo Szumski, l'ex sindaco e medico di Santa Lucia di Piave radiato dall'Ordine di Treviso (verdetto sospeso in attesa dell'esito dei ricorsi). «Piena solidarietà al collega Valerio Petterle - scrive Szumski sui social - sospeso due mesi per rappresaglia dall'Usl 2 per le sue divulgazioni sulle autopsie». Così come a stretto giro di posta arriva anche la solidarietà di Gianluigi Paragone: «Sospeso e lasciato senza stipendio - tira le fila l'ex parlamentare - la caccia ai medici continua».

 

Ultimo aggiornamento: 26 Marzo, 08:48 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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