SPRESIANO (TREVISO) - Finse di iniettare vaccini, l'ex assistente sanitaria ha patteggiato. La Corte d'appello di Trieste ha accolto oggi, 27 novembre, la richiesta di concordato nel processo a carico di Emanuela Petrillo, l'ex assistente sanitaria di 38 anni di Spresiano, accusata di aver finto di iniettare vaccini a centinaia di bambini tra il 2009 e il 2017 tra Friuli e Veneto.
Dimezzata la pena all'ex assistente sanitaria: da 8 a 4 anni di reclusione
Si dimezza dunque la pena inflitta alla donna in primo grado, che passa così da 8 anni e 6 mesi a 4 anni di reclusione. Inizialmente Petrillo era stata accusata di peculato, omissione di atti d'ufficio e falso ideologico. Nel tempo alcuni capi d'accusa erano però caduti in prescrizione. Il concordato in appello era stato raggiunto nelle scorse settimane tra la Procura generale e l'avvocato difensore di Petrillo, Paolo Salandin. Petrillo, oggi mamma 37enne di due bambini - come rende noto il suo difensore - potrà avere la possibilità di usufruire di misure alternative alla detenzione, come ad esempio l'affidamento ai servizi sociali. «Come parti civili - riferisce Mariana Martina, che assiste alcune famiglie - ci siamo rimesse alla decisione della Corte e ne abbiamo preso atto.