VITTORIO VENETO - L'inizio dell'inverno meteorologico (che a differenza di quello astronomico cade il primo dicembre) è partito a spron battuto sulla piana del Cansiglio dove da anni non si registravano minime così glaciali.
LA TEMPERATURA
«In quest'area - racconta Mezzavilla - vivono circa 250 specie diverse: 150 di uccelli, 50 di mammiferi e il resto sono anfibi e rettili. È una biodiversità tipica di un bosco che fa da confine tra pianura e montagna diventando, così, un crocevia importante». Negli anni i cambiamenti climatici si sono visti: «Sono dati ancora da analizzare completamente - osserva il biologo - ma qualcosa si nota come la neve, nonostante molto più copiosa una decina di anni fa. E poi la questione del ghiaccio. Rispetto al passato, tra il giorno e la notte, c'è una differenza di temperatura notevole. La neve che cade si scioglie di giorno e di notte il terreno gela di più rispetto a prima. Questo sta rendendo sempre difficoltosa la sopravvivenza di tutte quelle specie che dal terreno traggono il cibo».
LA FAUNA
Negli anni un'altra variabile ha contribuito a portare un cambiamento: l'arrivo del lupo. «Il lupo, in Cansiglio, c'è e si riproduce», ammette Mezzavilla. E la sua presenza ha avuto alcune conseguenze, come la diminuzione della popolazione di cervi: «Negli ultimi anni c'è stato un calo dovuto in parte alle predazioni del lupo. La sua presenza non è però l'unica causa di questa diminuzione. È normale che nella riproduzione di una popolazione ci siano picchi e cali altrettanto repentini».