Addio ad Alberto Polegato, colonna portante dell'azienda Astoria

Domenica 5 Dicembre 2021 di Giulio Mondin
Alberto Polegato

CROCETTA - Si sono svolti ieri pomeriggio alla chiesa parrocchiale di Crocetta i funerali di Alberto Polegato. L'uomo si è spento ad 81 anni dopo una vita trascorsa nel mondo vitivinicolo.

Il suo nome è legato alla crescita di Astoria, uno dei marchi più importanti a livello nazionale nel settore, che aveva contribuito a sviluppare nel tempo. Imparentato con i fratelli Giorgio e Paolo Polegato, proprietari dell'azienda con sede in paese, Alberto ne è stato uno dei protagonisti, seguendo passo dopo passo l'espansione della realtà crocettana.


LA VICENDA

Aveva iniziato a muoversi nell'ambito fin da giovane quando, animato da una grande passione e da una forte personalità, si era orientato in particolare sugli aspetti commerciali del prodotto vino. Un venditore dalle straordinarie qualità, amante del suo lavoro, in grado di concludere trattative anche complesse. Una carriera iniziata dal basso ma che, quando nel 1987 nacque Astoria, l'uomo proseguì in azienda fino ad arrivare a ricoprire il ruolo di direttore delle vendite. Vero e proprio mentore dei due fratelli, Paolo in particolare cui spiegò tutti i risvolti relativi alla sua sfera di competenza, Alberto portò in dote una lunga esperienza. Una figura di rilievo, come ricorda anche Filippo Polegato, attuale amministratore delegato di Astoria: «Alberto rappresenta la storia dell'azienda. Aveva lavorato con mio nonno Vittorino, incarnava il vero spirito della nostra realtà. Era sempre presente alle vicende dell'attività, anche una volta smesso di lavorare. Alcuni clienti storici lo ricordavano a distanza di anni, informandosi su di lui».


IL RICORDO

Una persona stimata e a modo come lo descrivono alcuni conoscenti che lo vedevano camminare per le strade del paese assieme alla moglie. Alberto Polegato lascia anche i figli Cristiana e Francesco e la nipotina Denise, la sua famiglia. Che ha voluto dargli l'ultimo saluto con una frase molto toccante apposta sull'epigrafe: «I sorrisi salvano l'anima, e il tuo ha salvato le nostre. Grazie!». Sorrisi che sono stati sottolineati in qualche commento, apparso sui social per fissare un ricordo dell'uomo. Come quello che è andato all'indietro di molti decenni, quando la vendita del vino era ancora una pratica più alla buona, fatta però di rapporti personali, a volte anche amicali. Tempi in cui il sorriso di Alberto Polegato consentiva di aprire tante porte, facendo sì che potesse stringere accordi basati sulla fiducia. Dopo la cerimonia si è proceduto con la cremazione.

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