In Polesine il Covid rinforza, altre tre vittime: vaccini anche in farmacia

Sabato 15 Ottobre 2022 di Francesco Campi
Il Covid è tornato a fare vittime in Polesine: sono 3000 dall'inizio della pandemia

ROVIGO - Tre decessi addebitati al Covid in appena 24 ore. Questo il pesante bilancio dell’ultimo bollettino di Azienda Zero, nel quale si dà conto anche di 283 nuovi contagi e dell’avvicinamento a quota tremila dei polesani con positività in corso, 2.917. Il tutto mentre fra mercoledì e giovedì è stato superato il numero dei 100mila contagi complessivi in Polesine dall’inizio della pandemia. Circa l’80% nell’anno in corso, visto che fra 2020 e 2021 le positività accertate in Polesine erano state 22.707. Questo anche per dare la misura di un virus in mutamento che non concede tregue. Ormai molti non lo vogliono più nemmeno sentir nominare, tendenzialmente è considerato alla stregua di una normale influenza. Ma il Covid continua a diffondersi e il report della Fondazione Gimbe evidenzia come nella settimana 5-11 ottobre il numero di nuovi casi ogni 100mila abitanti in Polesine sia stato di 744, sorpassando Verona con 743 e piazzandosi al primo posto a livello regionale per incremento rispetto alla settimana precedente, più 25,2%. E ieri, dopo quattro giorni, il numero dei nuovi casi ogni 100mila abitanti nei sette giorni precedenti è salito addirittura a 755, seppur la media regionale resti più alta, 794. Per quanto riguarda i ricoveri, salgono a tre quelli in area intensiva, due in Rianimazione a Rovigo e uno nella Terapia intensiva Covid di Trecenta, con altri 12 pazienti a Rovigo fra Malattie infettivi e le “bolle” negli altri reparti, e altri 13 in Area medica e semintensiva a Trecenta, dove c’è anche un degente nell’ospedale di comunità Covid.
Per un virus che non si arresta, uno che sembra vicino ai saluti per quest’anno.

Nell’ultima settimana i nuovi casi di West Nile in Veneto sono stati quattro, facendo salire il totale da 465 a 469. Fra questi, 303 di febbre e 166 della forma neuroinvasiva. In Polesine non si registra nemmeno un nuovo caso, con il dato cumulativo fermo a metà settembre, 31: 20 di febbre e 11 neuroinvasivi.

INFLUENZA
Alle porte, però, si presenta un nuovo virus, quello dell’influenza. E anche per quest’anno parte la campagna vaccinale, che prenderà le mosse lunedì. La Regione ha acquistato oltre 900mila dosi di vaccino, seimila delle quali nella forma dello spray nasale riservate ai bambini da 2 a 6 anni. Il vaccino è raccomandato e gratuito anche per i bambini sani dai 6 mesi ai 6 anni.«La vaccinazione - sottolinea l’assessore regionale alla Sanità, Manuela Lanzarin - è la forma più efficace di prevenzione dall’influenza, anche in considerazione del fatto che nelle precedenti stagioni il virus ha avuto una bassa circolazione e quest’anno potrebbe trovare una popolazione più suscettibile. La campagna ha inoltre lo scopo di proteggere dalle complicanze i soggetti più fragili, evitare che le persone debbano ricorrere ai Pronto soccorso e supportare la diagnosi con il Covid 19».
Claudia Pietropoli, presidente di Federfarma Rovigo e vicepresidente di Federfarma Veneto, ricorda che «per la prima volta potranno vaccinarsi nella farmacia vicino a casa anche soggetti ai quali la vaccinazione è offerta gratuitamente. Per chi è senza esenzione, il protocollo d’intesa prevede un costo calmierato di 6,16 euro per la somministrazione, oltre al costo del vaccino».

Ultimo aggiornamento: 17:01 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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