PORDENONE - Stalking, maltrattamenti, lesioni e furto nei confronti dell'ex compagna, che con quell'uomo aveva interrotto la relazione dal 2022. Lui aveva iniziato ad assumere atteggiamenti persecutori e lei l'aveva più volte querelato. Nei giorni scorsi l'arresto da parte degli agenti della Questura di Pordenone, che hanno eseguito un'ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Pordenone, su richiesta del pm Enrico Pezzi, nei confronti del 45enne di origine croata, ma da anni residente a Pordenone, accusato di aver violato il divieto di avvicinamento all'ex compagna e di aver continuato a stalkerare la donna.
Cosa è successo
Reiterate e plurimi le vessazioni e le minacce, anche di morte, nei confronti della donna, sono state accertate nel corso delle indagini coordinate dalla Procura di Pordenone e portate avanti dagli agenti della Squadra Mobile. Le condotte persecutorie hanno avuto inizio nell'agosto 2022 dopo la decisione della donna d'interrompere la relazione a causa dei comportamenti violenti dell'uomo, che in diverse circostanze non solo avrebbe aggredito fisicamente la donna ma le avrebbe sottratto anche somme di denaro, poi utilizzate per comprare sostanze alcoliche. Alcune delle aggressioni si sarebbero verificate anche alla presenza del figlio minore della donna, avuto da una precedente relazione. Fatti per i quali la donna ha presentato due formali querele contro l'uomo. Temendo per la propria incolumità, nelle scorse settimane la donna aveva deciso di lasciare l'abitazione familiare per andare a vivere in una struttura protetta.
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L'occupazione di casa
Ulteriori accertamenti hanno permesso così di appurare come l'uomo, anche dopo l'applicazione della misura cautelare, aveva più volte contattato telefonicamente l'ex compagna proferendo nei suoi confronti frasi minacciose e aveva continuato ad occupare l'immobile dove viveva insieme alla ex compagna contravvenendo così a quanto disposto dall'autorità giudiziaria che pertanto, in aggravamento della misura cautelare, disponeva a carico dell'uomo la misura cautelare della custodia in carcere. L'uomo veniva rintracciato dagli operanti della Volante nei pressi della propria abitazione ed accompagnato in Questura e poi, al termine delle formalità di rito, associato al carcere di Pordenone.