Allarme amianto all’ex Fiera, dopo il taglio dei tigli emerse aree da bonificare. Stop al cantiere. Come si procede

Il sindaco: "La situazione è risolvibile utilizzando i soldi accantonati per imprevisti e con i tempi ci stiamo dietro"

Giovedì 16 Maggio 2024 di Loris Del Frate
Allarme amianto all’ex Fiera, dopo il taglio dei tigli emerse aree da bonificare. Stop al cantiere. Come si procede

PORDENONE - Deve essere venuto un colpo al responsabile del progetto per la realizzazione del Polo Young quando si è visto recapitare una lettera dell'impresa che sta lavorando per realizzare, al massimo in due anni di tempo, il nuovo centro sportivo all'avanguardia che sarà costruito nell'ex fiera.

Nella lettera, infatti, che aveva le sembianze di una sorta di richiesta di verifica della situazione, c'era, infatti, la segnalazione di un intoppo che è stato trovato al primo passaggio vero (dopo il taglio degli alberi) propedeutico all'abbattimento dei vecchi immobili. Insomma, il rischio era di più soldi e più tempo per i lavori.


L'AMIANTO

L'impresa, infatti, ha segnalato all'amministrazione comunale che a seguito di alcune verifiche nei locali della caldaia e in altri legati sempre alla zona calore, sono state trovate aree con l'amianto che non è concentrato in uno solo posto, ma che è stato individuato a macchia di leopardo su più immobili e su più aree. Cosa significhi trovare amianto è presto detto: serve una bonifica autorizzata dall'azienda sanitaria (Dipartimento di prevenzione), i costi esplodono perché le bonifiche vanno fatte con tutti i crismi e poi si allungano i tempi. Insomma, un problema che non ci voleva. Anche per questo sono state fatte ulteriori verifiche per capire quanto estese possono essere le superfici coinvolte dal materiale.


LA SEGNALAZIONE

A questo punto da parte dell'impresa impiegata che - è bene ricordarlo - deve portare a termine l'intera opera entro la fine del 2025 perché questi sono i tempi imposti dalle opera finanziate con il Pnrr, è stata inviata la segnalazione al Comune che si è subito mosso. Da quanto si appreso il Rup a sua volta ha fatto le verifiche con i tecnici interni ed la valutazione, a quanto pare, sarebbe meno grave di quello che poteva apparire all'inizio della segnalazione. Intanto non ci sarebbe la necessità di aprire nuovamente il portafoglio. La cifra che è stata accantonata e che riguarda gli imprevisti che si possono affrontare durante la realizzazione, dovrebbe essere più che sufficiente per garantire la copertura. Anche il tempo necessario per fare la bonifica dell'amianto prima della demolizione, non dovrebbe essere eccessivamente lungo, anche se ovviamente servono le autorizzazioni e il via libera dell'Asfo e poi sarà necessario procedere il prima possibile.


IL SINDACO

Alessandro Ciriani, anche se in piena campagna elettorale non ha certo tolto i riflettori dalle opere più importanti che sono in corso e dopo aver parlato con i professionisti, sembra essere più rinfrancato. Insomma, se non ci saranno brutte sorprese, pur con qualche intoppo, i tempi dovrebbero essere rispettati. «Diciamo - ha spiegato il sindaco Ciriani - che in edifici così vecchi era anche plausibile che potesse esserci amianto. Fortunatamente non dovrebbe essere in quantità smisurate quindi i tempi della bonifica non andranno ad incidere su quelli necessari per chiudere i lavori nelle date previste. Stesso discorso vale per i soldi. Sono già compresi all'interno del piano economico dell'opera. Possiamo dire che non dovrebbero esserci problemi di sorta, si va avanti come da indicazioni precedenti».


IL RITARDO

In realtà si tratterà in ogni caso di un ritardo sulla tabella di marcia che però dovrebbe essere recuperato senza intoppi anche perché la demolizione degli immobili è più veloce anche a fronte di una bonifica che sarebbe stata ben più complessa nel caso di un recupero delle sale.

Ultimo aggiornamento: 17 Maggio, 09:59 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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