Un sistema blindato che permetterebbe al Friuli Venezia Giulia di non richiudere più.
LA DISCUSSIONE
Evitare di richiudere la regione per pochi contagi in più che per giunta non portano a dei ricoveri negli ospedali. È una prospettiva, perché ad oggi i casi in Fvg stanno addirittura ancora scendendo. Ma è un’assicurazione sull’estate, per non cadere nell’errore di imporre nuove pesanti restrizioni (ad esempio la zona arancione) a fronte di uno sforamento del valore di Rt non accompagnato da una ricrescita dei ricoveri. E la quadra, almeno in questa prima fase, è stata trovata: il “famoso” Rt, che misura la velocità di diffusione del virus, non sarà più preponderante nel “paniere” dei parametri utilizzati dalla cabina di regia per dedicere i colori delle regioni. Sarà trasformato in uno soltanto degli indicatori, ma non resterà così importante. Anzi. Ad avere più peso saranno i ricoveri negli ospedali, quindi le curve dell’occupazione dei reparti Covid: se cresceranno in modo preoccupante, allora si potrà parlare di nuove restrizioni, mentre se la pressione rimarrà gestibili si andrà avanti così. E in questo senso il Friuli Venezia Giulia parte in pole position a livello italiano, garantendosi così un maggior margine di sicurezza.
I DATI
Anche ieri gli ospedali hanno continuato a svuotarsi. Undici pazienti in meno nelle Medicine (ora sono 136) e due in meno nelle Terapie intensive, che ora contano solo 20 pazienti su 175 posti a disposizione. L’occupazione, in entrambi i casi, è del 12 per cento. Quella nazionale, invece, parla del 24 per cento dei posti occupati in Intensiva e del 25 per cento nelle Medicine Covid. Il Friuli Venezia Giulia, quindi, ha gli ospedali molto più vuoti rispetto alla media e può stare al sicuro: non richiuderà, contando poi sull’avanzamento della campagna di vaccinazione.