PADOVA - Sconto di pena in Appello per il broker dei Vip, Nicolò Svizzero.
VENEZIA
L’erede della famiglia Morellato è stato comunque ritenuto colpevole del reato di abusivismo finanziario. Il sedicente broker ha dilapidato la bellezza di 30 milioni di euro affidatigli da quattro facoltosi clienti. Per l’accusa Svizzero ha spillato milioni di euro a uomini d’affari in tutto il mondo, tra New York, Londra, Dubai, Milano e Padova. Si stima che in dieci anni di attività non autorizzata abbia racimolato almeno una cinquantina di milioni. Peccato che di questa montagna di denaro si siano perse le tracce, anche se ora Svizzero ha dichiarato che i soldi si trovano negli Usa. Non è chiaro se sia stato investito in cattivi affari, se sia finita in qualche fondo internazionale in un paradiso fiscale o, come sostiene il broker, in qualche conto corrente all’estero. Quel che è certo è che Svizzero conduceva tutti i suoi affari attraverso le società NSMFO Investiments PTE.LTD e NMSFO PTE.LTD che operavano in Svizzera, a Singapore e Dubai. Durante le indagini è emerso che la NSMFO Investiments PTE.LTD, con sede a Singapore è stata messa in liquidazione. Attraverso questa procedura la società ha cessato le proprie attività trasformando il patrimonio in denaro, estinguendo i debiti sociali e dividendo tra i soci il residuo attivo. Secondo gli inquirenti Svizzero ha escogitato questo stratagemma per recuperare liquidità immediata, avendo alle calcagna gli investitori che sollecitavano la restituzione del denaro. Per spennare gli ignari clienti il sedicente broker ha attuato lo schema Ponzi: un modello di vendita truffaldino con cui si promettono forti guadagni alle vittime a patto che queste reclutino nuovi investitori, a loro volta vittime della truffa.
LUGANO
Intanto Svizzero è rientrato in Italia dopo essere stato estradato a Lugano per finire dietro alle sbarre di un carcere. La giustizia elvetica lo ha indagato per truffa, riciclaggio, appropriazione indebita e amministrazione infedele. Durante il suo soggiorno nel penitenziario svizzero, il broker è stato interrogato per ben quindici volte dal pubblico ministero. La procura del canton Ticino, attraverso il procuratore pubblico Andrea Gianini, aveva chiesto lo scorso 10 gennaio l’estradizione per tre mesi di Svizzero. Il nulla osta gli è stato concesso dal pubblico ministero Marco Brusegan, titolare delle indagini. Di fatto le vittime sarebbero le stesse già ingannate in Italia. In un caso la denuncia contro il broker è stata ritirata, perchè ha restituito alla parte lesa circa 4 milioni di euro.